Crisi dei mutui: c’è chi perde e chi guadagna

Nella crisi agostana dei sub-prime sono stati molti a rimanere scottati. Hanno fatto il giro del mondo le immagini dei risparmiatori inglesi che ritiravano i propri soldi dalla banca Northern Rock, ma anche colossi di Wall Street come Morgan Stanley o Bear Stearn’s hanno denunciato pesanti perdite. Non per tutti, però, è stato così.
La banca d’affari Goldman Sachs, ad esempio, ha rilasciato un breve comunicato in cui si annunciano perdite in alcuni fondi obbligazionari, ma perdite "più che compensate da guadagni ottenuti shortando prodotti basati sui mutui".
Fuori dal linguaggio tecnico significa che Goldman Sachs ha sì avuto cali nei fondi obbligazionari da lei gestiti (ad agosto -30% e -20% dei fondi "Global Alpha" e "Global Equity"), ma ha molto guadagnato con le speculazioni cosiddette short. Ovvero, ridotto ai minimi termini, ha venduto prodotti finanziari (in questo caso obbligazioni legate ai mutui) che ancora non deteneva: una vendita a cifra certa (quella del momento della transazione), di prodotti che avrebbe acquistato in futuro (al prezzo di quel momento). Insomma, una vera e propria scommessa meramente speculativa: vendi qualcosa che non hai ancora comprato. Se nel frattempo il prezzo diminuisce, guadagni; se il prezzo aumenta, perdi.
A Goldman Sachs sembra andata più che bene. Il capo finanziario Goldman David Viniar rifiuta di rivelare l’entità dei guadagni, ma secondo analisti di Wall Street si tratterebbe di almeno 1,7 miliardi di dollari. Mike Mayo, analista della Deutsche Bank (che ha avuto ingenti perdite), parla chiaramente della grande abilità dimostrata da Goldman Sachs di non solo essersi protetta dalla crisi ma di averne addirittura "approfittato".
In questo genere di speculazioni, più che la capacità di analisi previsionale, è fondamentale avere le giuste informazioni. Non è un caso che i fondi Goldman (che necessitano di analisi strategiche di lungo periodo) hanno avuto cali come gli altri fondi del settore, mentre le speculazioni a breve termine hanno avuto grande successo. E con questa sostanziale annotazione: mentre le perdite dei fondi si ripercuotono sui clienti che hanno acquistato quote dei fondi stessi (e per la maggior parte si tratta di comuni risparmiatori), nelle speculazioni short la Goldman ha rischiato e guadagnato in proprio, coi fondi della compagnia.
La Goldman Sachs è per sua struttura perfetta a ricoprire il ruolo dello squalo quando si tratta di avere informazioni di prima mano. Centinaia di ex amministratori o consulenti della banca d’affari vanno ad occupare i più alti livelli pubblici nei settori finanziari, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo.
Ad esempio, Henry Paulson, fino ad un anno fa presidente di Goldman Sachs, è l’attuale ministro del Tesoro statunitense. Un posto di osservazione ideale per accorgersi dell’arrivo di una grossa crisi finanziaria. Certamente anche negli Stati Uniti sono previsti i reati di insider trading, ma altrettanto risulta difficile rilevarli quando controllato e controllore sono la stessa persona. O quasi.

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