Afghanistan sotto il tallone di Achille

È cominciata sulle montagne del sud dell’Afghanistan la preannunciata offensiva di primavera della Nato. L’Operazione Achille, che impegna 4.500 soldati Nato di Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Olanda e 1.000 afghani, è la più vasta intrapresa dalla Nato nel Paese, ma impiega solo la metà degli 11.000 soldati Usa che nove mesi fa condussero nella regione un’analoga operazione.
L’offensiva ha lo scopo di prendere il controllo della parte settentrionale della provincia di Helmand, ora saldamente in mano ai Talebani. Nei primi giorni di offensiva, quando le forze Nato hanno cominciato a prendere posizione, non sono stati registrati scontri particolarmente violenti (sono rimasti uccisi un soldato britannico e quattro insorgenti).
Non è chiaro, infatti, quale risposta stiano preparando i Talebani. In passato, sia contro i russi sia contro gli americani, la resistenza afghana ha sempre condotto ritirate strategiche di fronte alle principali offensive, per riprendere poi possesso del territorio una volta spentasi la minaccia.

Print Friendly, PDF & Email