Negli Usa torna la task force anti-crisi finanziaria

Il Segretario del Tesoro statunitense, Hank Paulson, già direttore della banca d’affari Goldman Sachs, ha rimesso in moto il Plunge Protection Team (PPT), un organismo che ha lo scopo e la capacità di sostenere gli indici borsistici, le monete e i futures sul credito in caso di crac finanziario.
Inaugurato da Ronald Reagan in seguito alla crisi di Wall Street nell’ottobre del 1987, il PPT sarebbe poi rimasto nell’ombra negli anni del boom economico, anche se alcuni analisti ritengono abbia svolto le sue funzioni anche durante la crisi monetaria del 1998 e nell’immediatezza dell’11 settembre.
Il PPT è formato da dirigenti del Tesoro americano, della Federal Reserve, e della Sec (Security Exchange Commission). L’organismo, in caso di crisi, può coordinare l’azione delle maggiori banche mondiali e in questo modo sostenere monete o indici borsistici, non solo americani. C’è chi ritiene, vista la ripresa autunnale della borsa mentre gli indicatori economici internazionali sono negativi, che in realtà il PPT sia già al lavoro.
Il sostegno pubblico ai mercati finanziari offre anche un aiuto di tipo psicologico. Gli operatori sentono di avere una adeguata rete di sicurezza: "meno rischi fino a quando non accade davvero qualcosa di grave", ha scritto John Crudele, esperto finanziario del New York Post. E se Paulson ha deciso di rinverdire il PPT, forse qualcosa di grave è stagliato all’orizzonte e si sta facendo di tutto per prevenirlo.
Le maggiori preoccupazioni riguardano sempre il mercato immobiliare, la cui bolla speculativa deve essere sgonfiata con cautela ed efficacia per evitare che il suo scoppio travolga i mercati americani e come in un domino quelli globali.
Il Dipartimento del commercio ha divulgato notizie moderatamente positive. Lo scorso settembre i prezzi immobiliari sono mediamente scesi dell’11,2% rispetto l’anno precedente, e le vendite sono riprese con un più 5,3%. Ma il rischio di invenduto rimane comunque alto e preoccupante: le abitazioni pronte alla consegna erano sufficienti nel 2005 per i 4,6 mesi successivi, mentre lo scorso settembre il dato era salito a 7,3 mesi con punte, come a Miami, di oltre due anni.

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