Uruguay, scontro politico sul TLC con gli Usa

IL TLC (Tratado de libre commercio) che gli Usa, con molte difficoltà, stanno cercando di imporre ad alcune nazioni dell’America Latina, è oggetto di scontro sia nei confronti dell’opposizione sia all’interno del governo uruguaiano.
Il cancelliere Reinaldo Gargano, che è un forte oppositore dell’accordo, si scontra con parte della coalizione governativa che invece vorrebbe sottoscrivere il trattato.
L’Uruguay è guidato dal 2004 da una maggioranza di sinistra, raggruppata sotto il nome di Frente Ampio, composta di varie forze politiche ma non particolarmente unite.
In un recente discorso il Presidente Tabarè Vàsquez, da una parte ha affermato che l’adesione al TLC deve riguardare tutti gli uruguaiani, cercando così di coinvolgere anche l’opposizione, ma dall’altra si è espresso favorevolmente alla ratifica del trattato.
A coloro che gli hanno fatto presente che l’essere membri del Mercosur proibisce accordi bilaterali con altri paesi, Vasquez ha risposto lanciando una forte critica al Mercato Comune del Sud, accusandolo di non aver ancora raggiunto nessuno degli obiettivi che si era prefissato (eliminazione delle barriere commerciali, monetarie e fiscali, politiche macroeconomiche comuni ecc).
Un attacco di questo tipo non lascia ben sperare sul futuro di un organismo che aveva recentemente chiuso il XXX congresso con dichiarazioni improntate al massimo ottimismo.

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