Libano e Mossad: una vecchia, sporca partita

Le forze di sicurezza  libanesi, per la prima volta, hanno scoperto un sofisticato network che, per conto dei servizi segreti israeliani (Mossad),  avrebbe compiuto decine di attentati.
In relazione a questa scoperta è stato arrestato un cittadino libanese Mahmoud Rafeh, che dirigeva l’organizzazione. Lo stesso Rafeh avrebbe confessato di essere responsabile di quattro attentati nei quali sono stati uccisi militanti di Hezbollah.
La scoperta  di questo gruppo di agenti al servizio del Mossad sta avendo profonde ripercussioni politiche in Libano. I movimenti di opposizione all’asse filo USA, commentando l’episodio, hanno rammentato quanto Israele costituisca ancora una  minaccia per il Libano ed hanno evidenziato la necessità di non disarmare la resistenza e di non escludere dall’elenco dei sospetti, inerenti gli omicidi e gli attentati  che hanno avuto luogo in Libano, i servizi di Tel Aviv. Un chiaro riferimento alla possibilità di un coinvolgimento israeliano nell’attentato all’ex premier Rafiq Hariri, ucciso il 14 febbraio 2005.

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