Africa e Cina sempre più vicine

E’ appena terminata la visita del premier cinese Wen Jiabao  nel continente africano, dopo aver visitato Egitto, Ghana, Congo, Angola, Sudafrica, Tanzania e Uganda. Intanto è stato dato l’annuncio del prossimo Forum Cina Africa che si terrà a Pechino a novembre di quest’anno e a cui parteciperanno i rappresentanti di 44 paesi africani.
I rapporti sempre più stretti sono il risultato di una accorta politica estera condotta dalla Cina nel corso degli ultimi dieci anni. La scelta dell’Africa è opportuna e inevitabile. In termini politici  significa disporre di appoggi e di aiuti che anche in sede ONU possono tornare estremamente utili quando la Cina deve confrontarsi (come sarà sempre più nel futuro) con gli USA.
Dal punto di vista economico l’interesse reciproco appare evidente: la Cina ha sempre più fame di materie prime di cui l’Africa ha grande disponibilità, mentre quest’ultima ha bisogno di prodotti finiti a basso prezzo.
E’, quindi, un buon "fidanzamento" per entrambi. Reso ancora più interessante, per i paesi africani, in quanto la Cina non si intromette negli affari interni dei paesi con i quali opera.
Tutto questo suscita dure reazioni da parte dei paesi occidentali.
Al di là di questo, resta il fatto che Stati Uniti ed Europa non hanno mai espresso un reale interesse per le sorti di questo continente. E il disinteresse europeo è tanto più colpevole in relazione ai danni che il nostro continente ha inferto all’Africa con il colonialismo, quanto in ragione  della mancanza di una intelligente strategia politica che avrebbe accentuato il peso dell’Europa nel Mondo.
Forse oltre alle reazioni sarebbe il caso di elaborare opportune riflessioni.

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