Dai paesi arabi risorse per finanziare la cultura internazionale

Nel corso della conferenza organizzata a Glasgow dal Council for the Advancement and Support of Education Europe e conclusa lo scorso 3 settembre, il vice-presidente dell’Università Americana di Beirut incaricato dello sviluppo delle relazioni esterne, Stephen Jeffrey, ha affermato che la crescita demografica e l’impegno filantropico che lo caratterizzano fanno del Medio Oriente una della zone più importanti per reperire fondi necessari ad alimentare le istituzioni culturali superiori in tutto il mondo, in particolare le università occidentali.
In un intervento intitolato "Il pendolo della ricchezza si sposta ad est", il professor Jeffrey ha sostenuto che le nazioni arabe vogliono dar vita nella regione ad una nuova età dell’oro della cultura che già conobbero quando l’Europa attraversava i secoli bui del Medioevo.
"Il petrolio ed i conflitti non sono le uniche cose di cui dispone il Medio Oriente – ha detto l’accademico. Abbiamo una popolazione che sta crescendo molto velocemente, una popolazione che dimostra un crescente interesse per la cultura e per la filantropia. Il mondo arabo comprende circa 320 milioni di persone attualmente, delle quali oltre la metà ha meno di 25 anni e questa popolazione triplicherà nei prossimi venti anni".
I potenziali donatori di fondi per lo sviluppo della educazione superiore sono motivati dallo zakat, uno dei cinque pilastri dell’Islam, che impone al credente di donare il 2,5% del proprio reddito annuale a scopo benefico. Secondo Jeffrey, anche le imprese mediorientali sono sempre più interessate ad effettuare donazioni.
Print Friendly, PDF & Email