Prima missione del neo presidente russo: in Cina

Il presidente russo Dimitri Medvedev ha effettuato la sua prima missione diplomatica all’estero con una visita ufficiale in Cina. Sembra passato un secolo da quando, otto anni fa, Vladimir Putin scelse Londra come sua prima meta. Oggi i rapporti tra Occidente e Russia sono molto più complicati e Medvedev ha così dimostrato che l’asse Mosca-Pechino è e sarà sempre più forte.
I temi centrali dei colloqui sono stati soprattutto tre. Il nuovo inquilino del Cremlino e l’omologo Hu Jintao hanno firmato un accordo per oltre un miliardo di dollari per la cooperazione nucleare civile, ovvero sviluppo di impianti per l’arricchimento dell’uranio. Inoltre sono stati perfezionati gli scambi che già intercorrono tra i due paesi sulle forniture di combustibile dalla Russia (negli ultimi dieci anni il volume di affari tra i due paesi è passato da 4,3 ad oltre 30 miliardi di euro).
Infine i due presidenti hanno siglato una serie di dichiarazioni comuni sulla politica estera. In particolare è stata ribadita la netta contrarietà alla installazione di sistemi missilistici nell’Europa orientale voluta da Stati Uniti e Nato che creerebbe una crescente destabilizzazione strategica a livello globale e regionale. Inoltre metterebbe in pericolo gli sforzi internazionali per il controllo e la non proliferazioni delle armi e dei sistemi di guerra.

Print Friendly, PDF & Email