Gli Stati Uniti tagliano gli aiuti all’America Latina

Il Presidente americano, George Bush, ha presentato il piano biennale (2007/2008) di aiuti all’America Latina, proponendo tagli fino al 41% rispetto al biennio precedente. Questo programma di sussidi ha l’obiettivo di incentivare lo sviluppo economico e di aiutare nella lotta contro il narcotraffico ed il terrorismo.
Quasi tutti i paesi coinvolti (Ecuador, Perù, Bolivia, Brasile, Venezuela e Panama), hanno visto ridursi drasticamente i fondi per i prossimi due anni.
L’unica eccezione è la Colombia, il cui stanziamento proveniente dagli Usa è addirittura aumentato.
La ragione di questo trattamento di favore è ufficialmente da ricercare nell’importanza che gli americani danno alla lotta contro il traffico di droga ed al terrorismo, particolarmente attivo in Colombia attraverso i guerriglieri del "Farc".
Da non sottovalutare anche gli ottimi rapporti dell’attuale governo colombiano con l’amministrazione Bush, ma ricordiamo che il piano di aiuti alla Colombia nacque nel 2000, durante la presidenza Clinton.
Numerosi economisti, anche vicini al FMI, non hanno risparmiato critiche per questa scelta di anteporre gli aiuti militari a quelli economici, denotando, a loro dire, un certo disinteresse nel contribuire allo sviluppo economico dei paesi sudamericani.

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