Tre anni fa Israele promise all’Amministrazione Bush che non sarebbero state realizzate nuove costruzioni negli insediamenti ebraici in Palestina se non in relazione alla naturale crescita demografica. Sul sito del quotidiano Ha’aretz è stato pubblicato recentemente uno studio condotto dal ministero della difesa israeliano che riporta dati inerenti l’espansione edilizia nei territori occupati.
Le conclusioni sono sconcertanti e diplomaticamente compromettenti per quanto riguarda i rapporti tra Israele e Stati Uniti. Le costruzioni sarebbero state realizzate in luoghi diversi e lontani da quelli indicati agli americani. Inoltre si sarebbe costruito oltre che sul suolo pubblico palestinese, anche su terreni di proprietà privata intestati a palestinesi.
Il resoconto indica 107 avamposti costruiti illegalmente. Tuttavia ufficiosamente si fa notare che la realtà è ancora peggiore.
Il Governo, fiero sostenitore della colonizzazione, non ha dato nessuna diffusione al resoconto pubblicato.