Summit dei non allineati

Si è conclusa a Cuba la XIVª conferenza dei Paesi non allineati, movimento che riunisce oltre cento Paesi di tutto il mondo che non si considerano allineati con o contro le principali potenze mondiali. Il Summit si è tenuto a l’Avana dall’11 al 16 Settembre e si è concluso con l’adozione all’unanimità di cinque documenti: una dichiarazione sul ruolo del movimento dei Paesi non allineati, avente l’intento di rilanciare l’attività del movimento nato in piena guerra fredda; un documento finale ed un piano d’azione, in cui si conferma l’importanza per la comunità internazionale di disporre di un punto di riferimento comune, costituito dai principi sanciti nel diritto internazionale e dall’organizzazione delle Nazioni Unite in quanto garante dell’ordine mondiale; una dichiarazione sulla Palestina, in cui viene riaffermata solidarietà con la causa del popolo palestinese, ed infine una dichiarazione sul problema nucleare iraniano in cui viene affermato il diritto per ogni nazione di sviluppare ed utilizzare energia nucleare per scopi pacifici.

Il movimento dei Paesi non allineati conta oggi 115 membri tra Stati ed organismi diversi (come l’autorità palestinese); fonda le sue origini nel 1955, quando si tenne a Bandung, in Indonesia, la conferenza Asia-Africa in cui emerse il desiderio di alcuni Paesi di non esprimere apertamente una preferenza per il blocco occidentale o per quello orientale. Nacque così l’opportunità per questi Paesi di esprimere la propria autonomia ed indipendenza mediante l’istituzione di un nuovo organismo internazionale che potesse presentarsi come una valida alternativa ai due blocchi contrapposti. Nonostante l’intenzione manifestata nella prima conferenza tenutasi nel 1961 in Jugoslavia fosse quella di dar vita ad un’alleanza alla pari con la NATO o con il Patto di Varsavia, il movimento non riuscì mai a raggiungere un elevato livello di coesione interna, per cui l’organizzazione non ebbe quasi mai occasione di parlare “con una voce sola”. Il Summit cubano è stato così organizzato per dare nuovo lustro al movimento affinché possa assumere nelle sedi opportune la giusta rilevanza.

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