Rinforzi dalla Polonia

La guerra in Afghanistan, giunta al suo quinto anno, rischia di diventare una trappola per le forze NATO. Gli appelli del Segretario di Sato Usa Condoliza Rice e del Primo Ministro britannico Tony Blair per ottenere dagli alleati europei 2.500 soldati di rinforzo hanno ottenuto una risposta solo dalla Polonia, che ha promesso un contingente di 1.000 uomini dal febbraio 2007.
L’offensiva della NATO nel sud dell’Afghanistan sta incontrando una strenua resistenza: “È peggio della Corea” hanno dichiarato gli ufficiali britannici che accompagnavano in patria le salme dei 14 militari morti sull’aereo da ricognizione caduto lo scorso 2 settembre. “Ne abbiamo ammazzati a dozzine, ma i talebani continuavano ad assaltarci. Gli abbiamo lanciato bombe da 500, 1000 fino a 2000 libbre e a un certo punto gli elicotteri Apache hanno finito i missili da quanti ne hanno lanciati”.
Gli obiettivi della missione rimangono confusi: trovare Bin Laden? Combattere i “terroristi”? Esportare la democrazia? Controllare l’ombelico dell’Asia?
Intanto i soldati italiani sono ancora lì – a fare non si sa bene cosa oltre da bersaglio di attentati – e la Coca Cola ha aperto a Kabul un impianto di imbottigliamento da 25 milioni di dollari…

 

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