La Nato chiede rinforzi

Al termine di una settimana di offensiva militare nel sud dell’Afghanistan, costata la vita a 14 soldati inglesi, 5 canadesi e circa 300 talebani, il Segretario Generale della NATO Jaap de Hoop ha chiesto un rinforzo di 2.000 soldati e mezzi aerei adeguati per poter completare con successo l’operazione Medusa.
L’appello ai vertici militari dei 26 paesi NATO riuniti a Varsavia sembra però destinato a cadere nel vuoto: la Germania non può spostare le sue truppe, dislocate nel relativamente sicuro nord dell’Afghanistan, senza l’approvazione del parlamento; il comando militare turco Turchia ha risposto con un secco “Non un singolo soldato in più…”; inglesi, canadesi e olandesi sono già impegnati allo stremo nella violenta offensiva a sud; gli americani hanno cominciato un graduale disimpegno passando la mano alla NATO; l’Italia è già impegnata a Kabul e nell’ovest (quattro incursori delle forze speciali della Marina Militare sono rimasti feriti in quest’area); anche la Spagna è impegnata in altre aree del paese; la Francia fornisce già 1.400 uomini, 200 dei quali impegnati nella caccia ai vertici di Al Quaeda.

 

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