I potenti del Pianeta

La rivista Fortune ha pubblicato l’elenco dell’anno 2005 dei primi 500 gruppi al mondo  per fatturato in dollari americani.
Ecco i primi dieci: Exxon Mobil – petrolio- (340 mld.); Val Mart – distribuzione- (315 mld.); Royal Dutch Shell – petrolio-  (306 mld.); BP – petrolio – (267 mld.); Gm – auto – (192 mld.); Chevron – petrolio – (189 mld.); Daimler Chrysler – auto – (186 mld.); Toyota – auto – (185 mld.); Ford – auto – (177 mld.); Conoco Phillips – petrolio – (166 mld.).
Come risulta evidente: le 5 maggiori società operano nel settore petrolifero, 4 in quello automobilistico che costituisce l’utilizzatore primario di energia.
Due considerazioni sintetiche.
Il fatturato di ognuna di queste aziende supera in taluni casi il prodotto interno lordo di paesi (avanzati) di piccola e media dimensione, di gran lunga quello dei paesi in via di sviluppo.
A titolo di esempio la Bolivia con 8 milioni e mezzo di abitanti dispone di un Pil pari a 8 mld. di dollari (2003), il Cile con 15 milioni di abitanti ha un Pil pari a 72 mld di dollari, il Belgio con 10 mln. di abitanti può contare su un Pil di 302 mld. di dollari.
Questi confronti possono aiutarci a comprendere l’enorme potere negoziale delle multinazionali e la loro capacità  di imporre condizioni ad intere nazioni.
Inoltre non ci deve meravigliare che, malgrado gli allarmi sulla declinante produzione di petrolio così come sull’effetto serra, non siano state prese ad oggi le necessarie contromisure per creare sistemi energetici alternativi.

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