Per usare un termine oggi di moda possiamo dire che nel parlamento statunitense è in atto un’iniziativa bipartisan volta a chiedere al governo Bush l’adozione di misure punitive contro il Presidente venezuelano Hugo Chavez, reo di demonizzare gli Usa e di influire nelle elezioni dei vicini paesi latino americani.
Nel corso dei lavori della "Commissione relazioni con l’estero" il repubblicano Dan Burton ha accusato Chavez di destabilizzare il continente con la sua politica di nazionalizzazione e con "attacchi alle istituzioni democratiche".
Il democratico Tom Lantos ha accusato il governo venezuelano di aver finanziato ed appoggiato le campagne elettorali di candidati suoi alleati in Bolivia, Perù, Messico e Nicaragua, senza dimenticare l’alleanza con Fidel Castro.
L’unica voce contrastante è stata quella del democratico Meeks che addirittura ha dichiarato "gli unici nostri nemici siamo noi stessi" con riferimento agli Usa.
Non si è fatta attendere la risposta da parte del Venezuela che per bocca del cancelliere Rodriguez ha invitato gli Stati Uniti a far chiarezza sulle stesse elezioni americane visti i dubbi che hanno accompagnato la prima elezione di Bush.
