Tra venerdì e sabato inizia l’attacco anglo-americano alla Siria?

Secondo fonti israeliane, gli Stati Uniti hanno programmato l’inizio dell’attacco aereo alla Siria per la notte fra venerdì 30 e sabato 31 agosto prossimi.I preparativi comprendono anche il rafforzamento, effettuato nelle ultime ventiquattro ore, delle forze aeree dislocate nella base americana di Al Udeid nel Qatar, dove sarebbero stati posizionati bombardieri B-1 e cacciabombardieri "invisibili" … continua a leggere

Le sanzioni Usa all’Iran e i conflitti del Medio Oriente

Prevedibilmente, nelle prossime ore verranno riprese con enfasi le roboanti affermazioni anti-israeliane nell’ormai rituale “Quds Day”, la giornata internazionale dedicata all’occupazione israeliana di Gerusalemme, pronunciate dal neo-presidente iraniano Rouhani, il cui successo elettorale è stato subito semplicisticamente etichettato come quello di un “moderato”. Già avevamo avvertito che questa figura di religioso rappresenta piuttosto la continuità … continua a leggere

Il presidente iraniano Rouhani e la “linea rossa” israeliana

Lo scorso dicembre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, aveva affermato che l’Iran stava per avvicinarsi a quella "linea rossa" da lui indicata nel discorso alle Nazioni Unite del settembre 2012 come invalicabile per lo Stato ebraico, vale a dire il raggiungimento di una quantità di uranio arricchito sufficiente per produrre una testata bellica nucleare. … continua a leggere

Grandi manovre attorno alla Siria

A maggio è stato raggiunto un accordo di massima, tra Stati Uniti e Russia, per convocare entro l’estate a Ginevra una nuova conferenza di pace che ponga fine alla tragedia siriana. Sin qui sembrerebbe una notizia come un’altra, non degna di particolare attenzione, visto che missioni analoghe, sponsorizzate da Lega araba e ONU, si sono … continua a leggere

Gli armamenti Usa aumentano il rischio di guerra in Medio Oriente

L’amministrazione Obama ha dato via libera pochi giorni fa alla vendita di armamenti avanzati, per un valore di 10 miliardi di dollari, destinati all’Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti e ad Israele: nel caso dello Stato ebraico, poi, gli Usa attivano contestualmente un linea prestito di 3 miliardi di dollari per finanziare gli acquisti.Andiamo a … continua a leggere