Progetto Samba, un esempio di ricostruzione

Il progetto pilota SAMBA (Socialità, Arte, Musica, Mountain-Like all’Aria aperta), realizzato da CLAR a partire dallo scorso 15 giugno e fino al prossimo 14 dicembre 2021, grazie alle risorse del bando EduCare 2020 del Segretariato per le Politiche della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è un esempio di come si possa uscire dal clima oppressivo della pandemia, realizzando con bambini e ragazzi attività educative non solo scolastiche: mountain-bike, disegno e pittura, musica, canto, lettura insieme, escursioni, visite al patrimonio naturale, artistico, artigianale di un territorio.

Lo scorso 1° settembre, l’evento “Samba dà spettacolo” ha concluso la prima parte del progetto Samba, nella bella cornice paesistica dell’ex-campo sportivo di Ostra Vetere (AN), in una magnifica posizione che allarga la vista sull’Appennino e sulla fascia collinare delle Marche centrali.

La comunità educante

Il presidente del CLAR, Luca Serafini, ha presentato le attività e gli ospiti: il sindaco di Ostra Vetere, Rodolfo Pancotti, l’assessore Martina Rotatori, il dirigente scolastico prof. Simone Ceresoni sono tutti brevemente intervenuti per spiegare il ruolo delle diverse componenti della comunità educante che ha permesso la realizzazione del progetto. Tutti gli interventi hanno sottolineato il notevole successo del progetto Samba, che ha saputo coinvolgere ed entusiasmare bambini e famiglie.

Elena Sinatti, progettista e tutor organizzativo di Samba, ha poi illustrato in dettaglio i contenuti ed ha chiamato alla ribalta tutto lo staff: docenti, istruttori, tutor che hanno condotto efficacemente le diverse attività estive – dalla mountain bike alla pittura, dai giochi da tavolo alla musica, dalla lettura alle escursioni.

Per oltre un mese, ogni giorno, bambini e bambine, ragazzi e ragazze hanno infatti trascorso intense mattinate nell’ampio spazio dell’ex-campo sportivo di Ostra Vetere, in tre gruppi, per fascia di età, alternandosi nelle diverse attività.

Queste permettevano loro, dopo i lunghi mesi trascorsi collegati agli strumenti elettronici, di ritrovare la gioia ed il piacere del contatto umano, della manualità, del movimento fisico, dell’espressione ludica, dell’esplorazione e dell’avventura. Finalmente tornati ad una dimensione umana!

Un tesoro per il futuro

L’evento ha permesso a loro volta ai genitori di svolgere insieme ai figli le diverse attività che essi oramai ben conoscevano: il percorso a ostacoli con le mountain bike, il grande rotolo da disegnare e colorare liberamente, il gioco dell’oca “colline di Ostra Vetere”, un grande plastico realizzato con materiali da riciclo, i ritmi musicali col corpo e con le percussioni, il canto in coro, la lettura tutti in cerchio, accompagnata dalla musica, che ha concluso la serata, quando oramai faceva buio.

Un piccolo rinfresco a fine giornata ha permesso di prolungare piacevolmente la socializzazione fra grandi e piccini, in un’atmosfera di festa e di familiarità che ha caratterizzato tutto l’evento.

La dott. Valeria Cinollo, del Segretariato per la Politiche della Famiglia, che ha seguito l’evento via internet con attenzione e partecipazione, ha giustamente osservato in conclusione che non deve essere stato davvero facile realizzare un ventaglio di attività così qualificate e articolate in un piccolo borgo: questa è proprio la caratteristica di cui CLAR va più fiero, proprio perché dimostra la ricchezza, in termini di professionalità e capacità didattico-formative, dei territori italiani, anche nelle località meno note. Un vero serbatoio di competenze e di creatività che occorre solo avere la capacità di raccogliere, coordinare e valorizzare a beneficio della comunità.

Questo è in definitiva ciò che conferisce meglio a SAMBA del CLAR il carattere di progetto pilota, in quanto è replicabile non solo sul territorio prescelto, ma di fatto in ognuno degli oltre 8mila comuni italiani, anche i più piccoli e più remoti.

Nell’educazione un tesoro, si intitolava un autorevole documento comunitario di forse trent’anni fa: siamo ancora in tempo per portare alla luce questo tesoro e farne la base della ricostruzione morale e sociale dell’Italia e dell’Europa.

 

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