Un altro aereo civile coinvolto nel conflitto a bassa intensità in Medio Oriente

Il ministero della difesa russo ha dichiarato che un attacco israeliano alla Siria, che ha ucciso almeno 23 combattenti filo-iraniani nella notte di mercoledì scorso, ha messo a rischio un volo civile.

Missili israeliani contro Damasco

Un aereo passeggeri con a bordo 172 passeggeri in rotta da Teheran a Damasco ha effettuato un atterraggio di emergenza nella base aerea di Khmeimim, controllata dalla Russia, dopo essere stato colpito dalla difesa aerea siriana, ha dichiarato venerdì il ministero della difesa russo.

Il portavoce del Ministero della Difesa, Igor Konashenkov, non ha fatto il nome della compagnia aerea, ma le informazioni del radar di controllo indicherebbero che si trattava di un aereo della compagnia siriana Cham Wings. La difesa aerea siriana stava cercando di respingere un attacco missilistico israeliano contro Damasco, ha aggiunto l’agenzia di stampa di stato russa RIA.

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra, ostile al governo di Bashir Assad, almeno tre postazioni iraniane sono state prese di mira vicino a Damasco e ad ovest della capitale. L’agenzia di stampa ufficiale siriana SANA ha dichiarato per parte sua che gli israeliani hanno attaccato ​​in due ondate successive l’area di al-Kiswah, Marj al-Sultan e Jisr Baghdad.

La prima ondata, alle 1:12 della notte, avrebbe colpito postazioni militari difensive della Siria vicino Damasco, secondo quanto hanno dichiarato i portavoce delle forze armate siriane. La seconda ondata, pochi minuti dopo, alle 1:41, avrebbe preso di mira altre postazioni nelle campagne di Dara’a, Quneitra e Damasco, con una serie di missili lanciati da aerei da guerra israeliani dal Libano meridionale e dal Golan.

Secondo la Russia, i cacciabombardieri F-16 dell’Aeronautica israeliana (IAF) hanno lanciato otto missili aria-terra, senza entrare nello spazio aereo siriano. Mosca accusa Israele di aver usato l’aereo civile «come scudo contro i sistemi antiaerei siriani». Il ministero della difesa siriano ha affermato che le difese aeree siriane hanno intercettato alcuni dei missili israeliani lanciati contro Damasco.

Campagna di guerra non dichiarata di Israele

Israele conduce una campagna di guerra non dichiarata in Siria dal 2013, con lo scopo, più volte ribadito, di colpire le forze dell’Iran e di Hezbollah, intervenuti a sostegno del governo legittimo di Assad, esercitando in tal modo quello che Israele considera un proprio “diritto all’autodifesa”.

Il governo israeliano per altro ha ripetutamente ammesso di aver effettuato centinaia di attacchi aerei in Siria da quando è scoppiata la guerra civile. Il mese scorso, le forze armate siriane hanno riferito che i jet israeliani hanno attaccato la base aerea denominata T-4, nella provincia di Homs. A dicembre, portavoce siriani avevano dato notizia del fatto che il loro sistema di difesa aerea aveva intercettato altri missili lanciati da Israele contro obiettivi situati alla periferia di Damasco.

L’aspetto più grave di questo nuovo episodio della campagna, cosiddetta a bassa intensità, che lo Stato di Israele conduce in Medio Oriente, colpendo in Libano, Siria e Iraq, nell’indifferenza più totale dei governi occidentali, è però rappresentanto dall’insidiosa modalità adottata in questi ultimi attacchi: provocare cioè, con opportune misure di guerra elettronica, risposte dalle difese missilistiche avversarie in modo che esse si rivolgano per errore contro voli di linea in transito in quel momento nello spazio areo nazionale. Si tratta di una modalità che potrebbe spiegare anche, come ipotizzato da esperti occidentali, quello che è accaduto al volo 752 della compagnia ucraina, abbattuto a gennaio dalle difese aeree di Tehran.

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