Blackrock e Carige: democrazie e alta finanza

Clarissa.it si è occupata spesso di Blackrock 1, in quanto eminente rappresentante di quella finanza i cui operatori definiscono modestamente se stessi come master of the universe.

BlackRock gigante finanziario mondiale

Fondata nel 1988 dal trader Larry Fink, viene considerato il più grande gestore patrimoniale mondiale,con oltre 6.280 miliardi di capitale gestito, del quale si reputa il 65% provenga da investitori istituzionali, in oltre 17.000 aziende in tutto il mondo. Sappiamo che è azionista determinante nelle 10 maggiori banche europee, è primo azionista della Deutsche Bank, secondo in Intesa San Paolo, oltre ad essere presente in aziende importanti del nostro Paese, tra cui Unicredit, Banca Generali, Fineco, Enel, Eni, Telecom.

Si stima che, grazie al software brevettato da Fink, Aladdin, in grado di automatizzare le operazioni di valutazione del rischio e investimento, BlackRock gestisca o influenzi la gestione di altri 20.000 miliardi di dollari. Per avere un ordine di grandezza, è il caso di ricordare che l’intero Prodotto Interno Lordo mondiale  ammonta a circa 70.000 miliardi di dollari, quello italiano (2018) a circa 2.000 miliardi di dollari.

“Le enormi dimensioni di BlackRock ne fanno un potere di mercato che nessuno Stato può più controllare”, ha dichiarato il deputato liberale tedesco (Fdp) Michael Theurer. Non per nulla, BlackRock ha, fra l’altro, prestato i propri servigi al governo Usa nelle grandi operazioni di “ripulitura“ della finanza speculativa americana dopo la crisi del 2008; Mario Draghi, presidente BCE, gli ha dedicato alcuni incontri assai riservati in relazione anche in questo caso alla gestione dei titoli cosiddetti “tossici” nelle pance delle banche europee; il valore dei suoi investimenti nel debito pubblico italiano è una cifra su cui viene mantenuto il più assoluto riserbo.

Si tratta quindi di uno di quei colossi della speculazione finanziaria che, ben oltre il loro già incredibile peso economico-finanziario, detengono un evidente potere politico, in quanto capaci di influenzare le decisioni dei governi e delle organizzazioni bancarie internazionali: un potere che sfugge a qualsiasi tipo di controllo democratico, mettendo in questione i fondamenti stessi della democrazia, in quanto espressione della sovranità del popolo.

BlackRock e Carige: solo mercato?

Fa davvero sorridere quindi che sul Corriere della Sera di pochi giorni fa, ricordando il pronto ritiro di Blackrock dall’operazione di salvataggio di una delle banche decotte italiane, Carige, un navigato commentatore economico si ponga interrogativi retorici come i seguenti:

«Perché BlackRock si è ritirata? Perché il governo ed il ministero del Tesoro, al di là delle legittime autonomie dei soggetti coinvolti, non sono riusciti a evitare che questo accadesse? È vero che il sistema presenta molte incertezze, ma è pur vero che l’Italia resta pur sempre uno dei primi Paesi per risparmio nel mondo e gli investitori internazionali sono molto presenti proprio su questo terreno, compresa BlackRock. È possibile che un investimento di 400 milioni fosse troppo rischioso per un gruppo leader del mondo?»

Il nostro, nel suo peana, invoca quindi come salvatore di Carige il gigante speculativo, auspicando una di quelle «soluzioni di mercato» che sono le uniche che i cosiddetti esperti di economia e finanza riescono a concepire. Il commentatore evidentemente fa finta di non sapere che questi master of the universe non sono più solo dei giganti di un mercato cui è rimasto davvero ben poco di concorrenziale, ma sono anche detetentori di un potere di indirizzo politico che prescinde da partiti e governi.

Dovremmo quindi essere ben lieti che BlackRock se ne vada, semmai dovremmo chiedere a Banca d’Italia a quanto ammonta la fetta di debito pubblico italiano in mano a forze come BlackRock, per le quali è oramai risibile parlare di poteri occulti, dato che le dimensioni del loro ruolo, non più di impresa privata ma di operatore pubblico, sono addirittura misurabile in cifre.

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Note
  1. Qui potete leggere alcuni dei nostri articoli sulla questione BlackRock e sul ruolo dell’alta finanza mondializzata:
    Primo maggio con la BlackRock
    Il mondo nuovo di BlackRock e la terza ondata della crisi
    Padroni dell’universo e sovranità dei popoli: il caso BlackRock
    L’alta finanza in attesa della terza crisi
    Come si conquista un Paese: l’attacco della finanza internazionale all’Italia