Come imparai ad amare i mutanti, Gli Stupefacenti X-Men di Whedon

Nel mondo dei fumetti poche cose spaventano come la stratificazione dei personaggi, le cui avventure si compongono e disfano milioni di volte che per capirci qualcosa bisogna recuperare troppi volumi, anche quelli meno belli. Nel caso degli X-Men è successo in maniera così caotica che quasi ogni scrittore ha proposto una sua versione della squadra e le storie, pur di esulare ogni tanto dal tema esasperato della xenofobia, si sono spinte ad intrecci davvero pazzeschi. Ma allora in che modo Joss Whedon è riuscito a farmi spedere 130 euro in fumetti degli X-Men?

Il volume Marvel Omnibus de Gli Stupefacenti X-Men – Inarrestabili è la raccolta del lavoro di Joss Whedon e del magico John Cassaday che con tre candidature si è infine conquistata un Eisner Award come migliore serie regolare. Segue il riassunto delle sue quattro parti.
     In Talenti, con le migliori quattordici pagine con cui si possa iniziare una storia, Whedon apre la sua serie a pieno ritmo, subito mescolando talentuosamente i vari componenti chiave della squadra. Una ricercatrice annuncia la scoperta di una cura per il gene mutante (idea poi rispresa nel terzo film sugli X-Men Conflitto Finale), segretamente appoggiata da Ord un guerriero alieno determinato a distruggere i mutanti. Un incursione di Bestia al laboratorio della scienziata porta all’agghiacciante scoperta che la cura è frutto della sperimentazione illegale su una vittima sconosciuta. Questo, però, non è l’unico segreto della Benetech, nei cui sotterranei tiene prigioniero Colosso il quale si riunisce alla squadra durante l’assalto alla casa farmaceutica.
A questo punto non sarà difficile fermare l’alieno Ord che rivela la causa della sua missione sulla terra: è stato profetizzato che un mutante distruggerà il suo pianeta.
     Pericoloso è diventato persino l’Istituto Xavier; un allievo è già morto e una sentinella danneggiata colpisce all’improvviso. Prima di essere scoperta, la minaccia si scatena con tutte le sue armi stavolta rivolte al padre del supergruppo Charles Xavier. Il nemico è Danger, la personificazione della Stanza del Pericolo creata dal professore per allenare i suoi allievi. È senziente, è fuoriosa, ed è finalmente libera e pronta a ripagare il suo creatore. Se si scavano inquietanti ombre sull’ex-preside della scuola, che dire di Emma Frost legata al nuovo Club Infernale?
     Lacerati nel corpo e nella mente, è così che il Club Infernale ha deciso di battere gli X-Men, con un obbiettivo però, liberare Cassandra Nova, la gemella di Xavier, dalla capsula in cui è imprigionata. Tutto diventa molto semplice per chi era abituato a giocare con le menti delle persone, perché non usare allora Emma Frost, che ha un talento per questo, e il suo tradimento difficilmente potrebbe essere perdonato. Ciclope viene privato dei suoi poteri, Bestia trasformato in un’animale feroce, Wolverine con l’animo di un gattino impaurito, e gli altri membri del Club atterrano Ciclope. La liberazione di Cassandra è imminente, basta servisi di Kitty e dei suoi sentimenti, ma qualcosa va storto e prima che ciò avvenga tutti gli X-Men, Ord e Danger vengono teletrasportati su una navicella dello S.W.O.R.D. diretta al pianeta natale do Ord, Breackworld. Qualcuno, come prevede una telepate dell’Istituto, non farà ritorno.
     Inarrestabili è l’apice del ciclo, il crescendo di questa sinfonia. Su un pianeta spietato, in una civiltà della guerra, tra una popolazione che vuole morti i mutanti per il pericolo che la profezia si avveri, la corsa per fermare la follia distruttrice è disperata. Breackworld non vuole soccombere ed è pronto a vendicarsi. Una potente arma è fatalmente puntata alla Terra. Un pugno di agenti dello S.W.O.R.D. e gli X-Men sono spinti alle soluzioni estreme. E nell’ora suprema leader, re, martiri ed eroi si riveleranno nelle loro azioni. Cosa di questa grandezza non scomparirà per sempre?

Solo il genio può sposare tradizione e innovazione creando qualcosa che sia nuovo ed allo stesso tempo coerente e organico con l’anima originale di un personaggio o più. In questo Whedon dà una suprema lezione a tutti gli scrittori di supereroi, spinti dalle leggi del marketing a lanciare sempre idee nuove ed allo stesso tempo a tenersi fedeli alle tracce di base di un’idea che ha fatto le sue vendite. In pochi riescono a rinfrescare delle idee buone, in molti pochi riescono a farlo senza stravolgere le basi.
Whedon, da maestro può permetterselo, lascia perdere la continuity ufficiale dell’universo Marvel, si disinteressa ad House of M e Civil War , così se ne và diritto per la sua strada, verso le stelle.
Una delle sue più grandi qualità è senza dubbio quella di aver creato o approfondito nuove relazioni tra i personaggi perfettamente in sintonia con i loro caratteri. L’amore sincero che c’è tra Emma e Scott, nonostante siano due leader molto differenti, che nella loro diversità si amano e cercano quella componente mancante. Sono uno di conforto all’altra. E poi la storia d’amore così delicata e inaspettata che c’è tra Kitty e Ciclope, la semplicità con cui il sentimento rapisce questi due personaggi puri è coinvolgente.
Si capisce che lo straordinario Jeoff è un fan dei mutanti dall’estrema attenzione con cui li ritrae, giocandoli tutti sulle loro più interessanti sfaccettature e sugli aspetti più profondi. Emma che non si perdona il suo passato malvagio, pure cerca di essere una buona  e solida guida; Scott che è vinto dalle circostanze del passato ma non si sottrae a qualsiasi battaglia; Bestia che nella sua riservatezza e nel genio coltiva i propri timori; Kitty e tutta la sua tenacia; Ciclope, finalmente arricchito di un carattere proprio. Questi approfondimenti sono fatti senza le noiosissime lungaggini di riflessioni interiori, ma sul campo, in dialogo diretto, con tutta la pregevole immediatezza che l’azione vanta sulla statica introspezione.
Inoltre, il cielo benedica coloro che suscitano ilarità tra gli uomini, alleggerendo i loro cuori, mi sono fatto delle grasse risate. Non me lo aspettavo visto lo spessore di tutta la saga, il suo tono epico e talvolta drammatico, ma bisogna dire che Whedon confeziona delle battute spassosissime, degne di una comedy serie di qualità. Si vede che l’autore è un valido sceneggiatore anche per lo schermo.

Gli interventi che fa Whedon da un punto di vista logico per questa testata sono mirabili.
Molti degli spunti che erano sorti dalla gestione di Grant Morrison del tem di mutanti, vengono ripresi e sfruttati ancora con freschezza. La Super-Sentinella di Genosha, Cassandra, la passione di Emma per Scott, sono tutti elementi introdotti nei New X-Men del tanto apprezzato scrittore scozzese, che aveva completamente rinnovato questa testata col suo intervento.
E qui si scopre come aver letto Whedon mi abbia spinto a spendere altri settantanove euro per scoprire gli antefatti del suo ciclo (anche se non era necessario, ma poi vedi che i disegni sono di Quitely e svuoti le carte di credito).
Whedon esegue un innesto perfetto ed i frutti arrivano numerosi e succulenti.
Solo i personaggi di Danger e Corazza, una giovane allieva dell’Istituto, sono pieni di fascino. Ma nemmeno l’autore si chiude nel suo microuniverso mutante, perché le apparizioni di Nick Fury, gli interventi delle agenzie governative e l’Agente Brand sono davvero ben fatti e non utilizzati come semplice fattore terzo.
Sui colpi di scena poi, le soluzioni abili e la costruzione spettacolare, nemmeno mi ci voglio soffermare. Basti dire che questo scrittore ha tutti i talenti che apprezzo da sempre in Mark Millar, più un’innata classe tutta propria.

Un elogio va speso per Cassaday, che solo per le espressioni che è riuscito a mettere sul viso di Wolverine meriterebbe molto di più. Gli riesce un capolavoro di realismo, espressività e spettacolare azione. Alcune sequenze sono indimenticabili. Mai visto niente di così vivo.
Se in molti, causa anche del giovane gusto per i manga e i videogiochi, spesso non apprezzano certe tendenze relistiche di alcuni disegnatori, posso dire che Cassaday non ha nulla da invidiare a nessuno. Guardando le sue vignette non si può avere nulla da rimpiangere, ma gli occhi restano spalancati sul magnifico.

Un capolavoro assoluto dell’universo Marvel, un diamante con rilegatura in cartonato e sovra copertina. E dal mio punto di vista è un diamante che costa solo 50 euro.
Ma non voglio che crediate che sia solo un bel volume perché è stato ben scritto, aldilà della simpatia che si può nutrire per certi personaggi e del gusto di vederli azzuffarsi con stile. Questa saga è toccante come poche. Non è solo piacevole come lettura, perché è una bellissima storia, ma è profonda, senza alcuna pretesa.
Non è un viaggio nell’animo umano, un poetico canto d’anima. No, queste cose le lasciamo a Moore o Gaiman, qualcuno di più intellettuale. A noi, le cose grandi della vita, le apprezziamo di più se ce le raccontano in maniera diretta senza ricamarci sopra. Siamo lettori di fumetti di supereroi, qualcosa ci piace immaginarlo; non vogliamo lezioni sui poteri o i sentimenti, vogliamo usarli.
Whedon sa che il lettore è un essere umano, e come tutti si è innamorato, ha amici, cose di se stesso che non gli piacciono, cose che gli piace moltissimo fare, cose assurde, immaginate o desiderate. Whedon sa raccontare una storia che semplicemente è anche nostra perché è anche lui un uomo.
Sì beh, lui è pure un geniaccio.

STUPEFACENTI X-MEN – INARRESTABILI in MARVEL OMNIBUS
storia di Joss Whedon, disegni di John Cassaday
Panini Comics, 2010, € 50,00

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