L’FBI ha “aggressivamente ingannato" durante le indagini sull’11/09/01

Lo scorso 28 aprile, la radio americana NPR ha rilasciato questa davvero esplosiva e sconcertante intervista ad uno dei più autorevoli esponenti delle varie commissioni del governo americano che si sono occupate dei fatti dell’11 Settembre 2001.
Crediamo non vi sia bisogno di un particolare commento. Si tratta di un documento impressionante che dimostra da solo quanto la lotta per la verità sul terribile attentato sia stata giusta e di quanto ancora una volta le diverse amministrazioni americane abbiano ostacolato la ricerca di questa verità, per ragioni che è fondamentale arrivare a chiarire.
Siamo lieti come clarissa.it di avere dato sempre ampio spazio, anche con eventi pubblici, a questa esigenza di verità.
 
L’ex-senatore Bob Graham spiega a Lourdes Garcia-Navarro le ragioni per cui vuole che la Casa Bianca declassifichi le pagine coperte da segreto del rapporto che accusa l’Arabia Saudita di avere collegamenti con i dirottatori [dell’11 settembre 2001].
LOURDES GARCIA-NAVARRO:Le famiglie delle vittime degli attacchi dell’11 Settembre attendono la decisione della Casa Bianca se declassificare o meno le 28 pagine di documenti tratti da un rapporto che riguarda l’11 Settembre. Le famiglie sperano che questi documenti confermino le accuse sui rapporti fra l’Arabia Saudita e i dirottatori. Questo argomento è di attualità in quanto è pendente davanti al Congresso una legge che permetterebbe ai familiari di perseguire il governo saudita. Bob Graham è stato co-presidente della commissione di inchiesta sulle attività di intelligence relative all’11 Settembre.
BOB GRAHAM: La ragione per cui le 28 pagine sono tanto importanti è che si tratta delle conclusioni dell’inchiesta del Congresso sull’11 settembre relative a come era stato finanziato l’attentato, a chi aveva fornito il denaro. E, anche se non posso discutere i dettagli di questo capitolo, esso punta il dito contro l’Arabia Saudita.
GARCIA-NAVARRO: A che tipo di connessioni fa riferimento?
BOB GRAHAM: Quello che sappiamo pubblicamente è che agenti del governo saudita assistevano almeno due dei dirottatori che erano andati a vivere a San Diego: li avevano forniti di supporto finanziario, falsi documenti, un luogo dove vivere, lezioni di volo, e, in un caso, li hanno protetti per un anno. L’FBI ha presentato ad una corte federale, in applicazione del Freedom of Information Act, 80.000 pagine riguardanti un’indagine che ebbe luogo a Sarasota (Florida) sui collegamenti tra Mohammed Atta, il capo dei dirottatori dell’11 settembre, e due suoi compagni con un’importante famiglia saudita che ha vissuto a Sarasota per sei anni, e che due settimane prima dell’11 settembre ha lasciato questa località, per ragioni descritte come urgenti, per far ritorno in Arabia Saudita, dando adito al sospetto che avessero delle informazioni per le quali sarebbe stato meglio per loro trovarsi altrove quando è avvenuto l’11 Settembre.
GARCIA-NAVARRO: Ma un’altra indagine della commissione dell’11 Settembre non ha trovato alcuna prova che il governo saudita come tale abbia finanziato nessuno degli attentatori dell’11 Settembre.
GRAHAM: Si tratta di una frase molto elaborata per dire che non ci sono prove che la classe dirigente dell’Arabia Saudita era coinvolta, cioè…
GARCIA-NAVARRO: Cioè la famiglia reale.
GRAHAM: …che lascia spazio per ritenere che altri rappresentanti del governo saudita abbiano svolto un qualche ruolo. E l’Arabia Saudita utilizza il criterio della immunità del sovrano, vale a dire il principio per cui il re non può essere perseguito in quanto non può sbagliare, principio che viene applicato virtualmente a qualsiasi entità saudita.
GARCIA-NAVARRO: Crede che i successivi governi statunitensi abbiano protetto la famiglia reale saudita contro gli interessi dei cittadini americani?
GRAHAM: Sì. E penso che sia qualcosa di più di una copertura. Penso che si tratta di qualcosa che chiamerei inganno aggressivo [aggressive deception]. Ci sono casi in cui l’FBI ha pubblicamente rilasciato dichiarazioni che so per esperienza personale che erano false. Lo hanno fatto nel caso di Sarasota, affermando di avere completato le indagini, che le indagini avevano stabilito che non c’erano legami fra i dirottatori ed un’importante famiglia saudita, e che avevano fornito tutte le relative informazioni sia alla commissione di inchiesta del Congresso che a quella dei Cittadini dell’11 Settembre. Io so per certo che nessuna di queste affermazioni è vera.
GARCIA-NAVARRO: MI faccia capire bene. Lei sta affermando che l’FBI ha deliberatamente mentito su questo e che c’è stata una attività di copertura.
GRAHAM: Si tratta di qualcosa di più di una copertura. L’FBI ha falsato quello che hanno nei loro documenti in merito alla faccenda di Sarasota.
GARCIA-NAVARRO: Cosa è necessario fare?
GRAHAM: Penso sia necessaria la riapertura delle indagini sull’11 Settembre. Sia la commissione del Congresso che quella dei Cittadini hanno agito in tempi molto ristretti, il che ha impedito quell’indagine completa che si rende necessaria riaprendo la questione dell’11 Settembre.
GARCIA-NAVARRO: L’ex senatore Bob Graham è stato il presidente della commissione del Senato sull’Intelligence e co-presidente della commissione congiunta di inchiesta sulle attività di intelligence relative all’11 Settembre.
GRAHAM: Grazie.
 

— Qui di seguito la trascrizione originale —

28 Pages In Sept. 11 Report Should Be Declassified, Ex-Sen. Graham Says
4:38

April 28, 20165:08 AM ET
Heard on Morning Edition

Former Senator Bob Graham talks to Lourdes Garcia-Navarro about why he wants the White House to declassify secret pages of the report that address allegations of Saudi ties to the hijackers.

LOURDES GARCIA-NAVARRO, HOST:

Families of the victims of the 9/11 attacks are awaiting a White House decision – whether to declassify 28 pages of documents from a report dealing with 9/11. The families hope these documents will support allegations of Saudi involvement with the hijackers. This matters right now because there’s a bill before Congress that could allow the families to sue the Saudi government. Former Sen. Bob Graham co-chaired the joint congressional inquiry into 9/11 intelligence.

BOB GRAHAM: The reason why the 28 pages are so important is that they were the conclusion of the congressional inquiry into 9/11 as to how was that plot financed? Who paid for it? And while I can’t discuss the details of that chapter, they point a strong finger at Saudi Arabia.

GARCIA-NAVARRO: What kinds of connections are we talking about?

GRAHAM: What we do know publicly was that there were agents of the Saudi government which assisted at least two of the hijackers who ended up living in San Diego – provided them with financial support, with anonymity, with a place to live and with flight lessons, and protected them for, in one case, over a year. And the FBI has turned over to a federal court, through a Freedom of Information Act case, 80,000 pages involving an investigation that took place in Sarasota, Fla. of the relationship between Mohammed Atta, the leader of the 19 hijackers and two of his henchmen, and a prominent Saudi family, which had lived in Sarasota for six years – two weeks before 9/11 left under what were described as urgent conditions to return to Saudi Arabia, creating the inference that they were tipped off and decided that they would be better off someplace than in Sarasota when 9/11 occurred.

GARCIA-NAVARRO: Another investigation, though, the 9/11 Commission found no evidence that the Saudi government as an institution individually funded any of the 9/11 attackers.

GRAHAM: It was a very crafted sentence that said something to the effect that there was no evidence that the senior leadership of Saudi Arabia was involved. That…

GARCIA-NAVARRO: That’s the royal family.

GRAHAM: …That leaves a lot of range for other representatives of the Saudi government to have played a role. And Saudi Arabia uses the concept of sovereign immunity – that is, the principle that you can’t sue the king because the king can do no wrong – to apply to virtually every entity within Saudi Arabia.

GARCIA-NAVARRO: Do you believe that consecutive administrations have been protecting the Saudi royal family against the interests of United States citizens?

GRAHAM: Yes. And I think it’s been more than a cover up. I think it’s been what I call aggressive deception. There are instances in which the FBI has publicly released statements which I know from personal experience were untrue. They stated that in this Sarasota situation – that they had completed the investigation, that the investigation determined that there were no connections between the hijackers and the prominent Saudi family, and that they had turned over all of this information to both the congressional inquiry and the 9/11 Citizens Commission. I know for a fact that none of those three statements are true.

GARCIA-NAVARRO: Let me get this right, sir. You are alleging that the FBI deliberately lied about this issue and that there has been a cover-up.

GRAHAM: It’s more than a cover-up. The FBI misstated what is in their own records relative to the situation in Sarasota.

GARCIA-NAVARRO: What do you think needs to happen?

GRAHAM: I think we need to have a general re-opening of the investigation into 9/11. Both the congressional and the 9/11 Commission operated under tight time restraints, which precluded the full inquiry that needs to be held when the 9/11 issue is reopened.

GARCIA-NAVARRO: Former Sen. Bob Graham was chair of the Senate Intelligence Committee and co-chair of the joint inquiry into 9/11 intelligence. Thank you so much, sir.

GRAHAM: Thank you.

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