Dimostrazione di forza: Supreme Power di Straczynski

Che cosa accadrebbe davvero se Superman esistesse nel mondo reale? Supreme Power è la sincera risposta alla domanda che ogni buon scrittore di comics si dovrebbe porre. Così J. Michael Straczynki reinventa lo Squadrone Supremo.
 
Un asteroide atterra in un campo di grano mentre due coniugi stanno tornando a casa. Seguono la caduta dell’oggetto e trovano un bambino in fasce dentro un’astronave. Lo portano via con sé. E fin qui è la storia che conosciamo tutti. E solo fin qui. Alcune ore dopo le autorità fanno visita alla famiglia e si appropriano del bambino. Preso sotto la custodia governativa le massime autorità decidono di crescerlo secondo gli ideali della nazione americana, così che educandolo sin da piccolissimo sia sempre dalla loro parte. Il bambino sarà chiamato Mark Milton. Mark Milton è Hyperion un supereroe più veloce di un proiettile, più potente di una locomotiva… Insomma una chiara rilettura di Superman. Ed insieme a lui emergono gli altri principali caratteri della DC in nuove vesti. Blur ha supervelocità. Doctor Spectrum è un militare con cui si fonde nella mano uno speciale minerale della navicella di Hyperion che gli dà straordinari poteri, ma sembra anche avere una coscienza propria. Nighthawk invece è la maschera dietro cui si cela un ragazzo di colore a cui i genitori furono uccisi da un folle razzista bianco in un gesto estremo. Egli ha deciso di vendicare questo genere di ingiustizie. Da un misterioso e antico culto greco fa la sua comparsa bellissima, inqietante e potente, Zarda. Infine Kingsley è una strana creatura che vive nelle profondità dell’oceano.
I poteri supremi non sono soli…
 
J. Michael Straczynski è un autore molto serio. Non è solo uno scrittore di fumetti, ma ha anche sceneggiato film, come Changeling. I suoi prodotti sono sempre di qualità. Ha guidato uno dei cicli più lunghi dell’Uomo Ragno, ha riportato in vita grandiosamente il dio Thor, ha creato Silver Surfer Requiem, un apice del fumetto d’autore e quasi un’opera letteraria universale, coadiuvata dalla straordinaria arte di Esad Ribic.
Solo uno come lui poteva immergersi in un impresa come quella di raccontare un’universo di supereroi decaduto quello dello Squadrone Supremo, un gruppo di personaggi dei fumetti della Marvel Comics, creati da Roy Thomas e John Buscema negli anni ’70 sulla falsa riga dei più famosi e grandi supereroi della casa editrice concorrente: la DC comics. Queste storie hanno anche un seguito, Squadron Supreme sempre di Straczynski, che riprende l’idea di Mark Gruenwald, per l’originale gruppo, di far prendere ai supereroi le redini del pianeta. Tuttavia questo secondo ciclo di storie non è stato, purtroppo, portato a termine, esistono solo degli spin-off su Hyperion e Nighthawk, niente di più.
Ad ogni modo, già che Straczynski prende in mano un’universo, lo reinventa. E lo fa grandiosamente.
 
Il potere e la sua dinamica sono le parole chiave per riassumere l’opera dell’autore.
È una saga davvero grandiosa ed epica la sua, un’opera che suona al rintocco di una mano possente, quella del suo protagonista Hyperion.
Aldilà degli altri personaggi che affiancano il più grande supereroe, il vero co-protagonista della serie è il governo statunitense incarnato prima nei panni del generale Casey e poi in quelli del generale Richard Alexander. Il primo assomiglia ad un Generale Ross alternativo, il secondo a Nick Fury, ed anche se meno spettacolare e in azione della sua controparte, sicuramente più astuto e sottile. Entrambi cercano di gestire qualcosa di incredibilmente potente e di nuovo per la razza umana. Nel loro calcolo l’elemento umano viene valutato solo secondariamente alla misura di potere posseduto. Mark Milton è quindi la priorità in assoluto. E non è umano.
Hyperion cos’è? Qual’è il suo ruolo nel mondo? Per natura sincera Mark Milton cerca di trovare la verità sulle sue origini e il suo ruolo nel mondo, giungendo alla base in realtà delle prime profonde domande di qualsiasi essere umano. Non lasciatevi ingannare, non è un’opera filosofica.
 
Quello che hanno di piacevole i fumetti in generale (quando sono fatti bene), è che le grandi domande, anche quelle esistenziali, in realtà si palesano e sciolgono non in forma speculativa, non in elucubrazione celebrale, ma in azione, combattimento, il conflitto interiore emerge nell’esteriore, il bene e il male sono qualcosa che si prendono a pugni.
Ed è proprio questo a tenere viva la trama intera di Supreme Power, il contrasto tra l’indole pura di Hyperion e un mondo in cui bene e male, male a fin di bene e bene ipocrita, si confondono, non rendendo sempre così chiaro e preciso il bersaglio da colpire. Cosa fare del più grande potere sulla terra quando non si sa verso cosa rivolgerlo?
Da pupillo del governo e paladino del Sogno Americano a spirito libero, tale sarà il percorso di Mark Milton. Incontrerà amici, controversi alleati, un mondo più grande, un mondo segreto, amore, nemesi… Prevarrà su tutto questo la legge del più forte.
 
Una saga moderna e bellissima superbamente illustrata dall’ottimo Gary Frank. Scultoreo nel delineare l’aspetto dei personaggi e le scene di combattimento, di uno stile elegante e pulito. Tutta l’intensa trama è ancor più gradevole per il suo pregevolissimo lavoro.
 
In conclusione Straczynski getta qui le profonde radici di una vita nuova per il supereroe, un’opera in crescendo che attraversa la via di un grande potere che sente crescere in sé una volontà propria, pura, determinata e forte.
Hyperion non si lascerà giocare da un mondo più vecchio e astuto di lui, ma compirà tutto il duro cammino per giungere ad un unica affermazione. Un’affermazione di potenza.
 
SUPREME POWER
storia di J. Michael Straczynski, disegni di Gary Frank
Panini Comics, 2003, 3 volumi 100% Marvel, tot. € 37,00
 
anche in
 
SUPER-EROI GRANDI SAGHE 78 – SUPREME POWER
Corriere della Sera, 2010, 417 pagine a € 9,90
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