Fumetti dal futuro: I Fantastici Quattro di Mark Millar

Mark Millar è un volpone scozzese. Sa come sfruttare le proprie idee e ha sviluppato anche un’etichetta propria, la Millarworld di cui detiene i diritti. Con il cinema poi sono arrivati sul grande schermo tre film tratti dai suoi fumetti. Tre orrori commerciali, ma, vi prego, non giudicatelo per questo perché il film di Wanted non ha nulla a che vedere col capolavoro del fumetto dell’autore. Millar si è prestato anche a scrivere un continuo di Kick-Ass visto che il film aveva successo, perché alla fine sfrutta il mercato per i propri interessi. Ma a Millar noi gli perdoniamo qualsiasi cosa, perché è un genio.
 
I Fantastici Quattro di Milar, sono l’ennesimo spettacolare parto dell’autore. Il suo ciclo di divide in due parti, che coincidono con i volumi in cui è stato recentemente pubblicato il suo lavoro. Il primo è I più grandi del mondo, un geniale intreccio in cui i nostri eroi si troveranno a salvare il proprio mondo appena tre volte. Prima da una sentinella indistruttibile e inarrestabile, poi da una invasione dal futuro e, contemporaneamente, dalla fine del mondo. Sembra pazzesco, ma Millar fa quadrare ogni cosa. È un’opera perfettamente orchestrata. Il secondo è Il maestro di Destino, un inquietante incontro con un nemico di grande potere e crudeltà, che facilmente ha soppresso la vita in altre dimensioni. La sua venuta è la rovina, in suo incedere turba il cosmo ed è su questa terra solo per portare morte e spezzare anche l’ultimo animo eroico. Gli ultimi quattro, per la precisione.
 
Mark Millar. È forse lui, il migliore del mondo. O tra i migliori.
Nel 2000 fu scelto con Brian Michael Bendis per rilanciare l’intero universo Marvel con l’universo Ultimate. Lavoro superbamente assolto con Ultimate Spiderman, gli Ultimates, gli Ultimate X-Men (non in maniera altrettanto entusiasmante), e, già allora, gli Ultimate Fantastic Four. Ritengo giustamente che quello che fece con gli Ultimates, ovvero i Vendicatori dell’universo Ultimate, non abbia pari nella storia del fumetto. Millar ha preso i più grandi supereroi della terra e li ha posti relisticamente nel mondo, sviluppando un ciclo grandioso e vivacissimo, ricco e credibile, come una cronaca sul campo di battaglia. E questo è quello che poteva fare allora con gli Ultimates, che compendono personaggi di per sé già imponenti.
I Fantastici Quattro, invece, sono un supergruppo piuttosto ridicolo. Una bizzarra famigliola di cui fa parte anche un energumeno arancione e il cui leader ha il potere di allungare e deformare elasticamente il proprio corpo, con una mimica che assomiglia spesso ad una gomma da masticare.
Eppure, ancora una volta riesce la magia. Non è solo perché Millar è capace di gestire egregiamente il fattore dei viaggi temporali, di terre parallele, di grandi progetti fantascientifici, cose con cui altri autori o scadono nell’ovvio, nella banalità o si perdono nella confusione, ma perché nel descrivere i supereroi Millar non si dimentica mai, e tantomeno nel caso dei Fantastici Quattro, di stare descrivendo la storia di una famiglia. Le relazioni che intesse tra i vari membri, le tensioni, i legami, le passioni, gli affetti sono veri. E qualsiasi sguardo egli getti su un futuro ambientano nel 2505 o sul passato, ha per lui lo stesso peso di un’occhiata nel cuore umano di uno dei suoi personaggi.
Il suo lavoro è ricco e pieno, completo come la vita. Vale per lui il precetto del commediografo latino Terenzio "Sono umano e nulla di ciò che è umano ritengo a me estraneo". Non è possibile quindi parlare di superumani senza considerare gli aspetti umani.
 
Ecco che Millar ci delizia con una brillante vecchia fiamma di Reed Richards che lo vuole portare via da Sue, perché non lo ha mai dimenticato. Più avanti assistiamo ad un originale festeggiamento d’anniversario della coppia: Reed e Sue hanno fatto un viaggio nel tempo nel passato ed ora stanno cenando in un ristornate; gettano uno sguardo fuori nella pioggia per assistere al loro primo incontro avvenuto anni prima. L’Uomo Torcia intanto è alle prese con una focosissima relazione con una supercriminale. La Cosa è un orripilante mostro, con un cuore vivo e innamorato in un corpo di pietra; avrà occasione di vivere ciò che gli è sempre stato negato per la sua deformità? Il Dottor Destino invece è pronto a nutrirsi di solo odio in nome di un sempre più oscuro potere…
Queste finezze di Millar sono emozionanti e mai dei clichet sentimentali.
 
Spendo due parole sul talentuoso Brian Hitch, un mostro sacro del disegno. Hitch è una garanzia, le sue scene d’azione, le sue splash page sono un godimento estetico. Le sue mimiche facciali sono quasi fotografiche e ricche di sfumature espressive.
Quando disegna le scene spettacolari lo fa senza risparmio, rendendo tutta la storia possente e da mozzafiato. Quando si dedica ai momenti più tranquilli, lontani dalle grandi scene, descrive sempre sequenze precise, attente ad ogni personaggio, mai ripetitive. E poi, dopo massimo una decina di pagine, ti piazza sempre una pagina intera bella carica.
Anche se magari in questo lavoro non è in ottima forma come sugli Ultimates, comunque sempre adorabile. Per me infallibile.
 
E c’è ben poco da aggiungere, perché un lavoro di Millar e Hitch và letto e assaporato come una sequenza cinematografica.
Una cosa è certa, attraverso le varie realtà e dimensioni, l’unica cosa irraggiungibile è la noia. Saremo sempre trasportati in azioni intriganti, scoprendo anche nei dettagli curiosità come la comparsa di personaggi da altre storie di Millar, come i New Warriors, che sono legati al suo altro capolavoro Wolverine: Vecchio Logan, un futuro durissimo del mutante tutto artigli e caratteraccio.
Millar non è uno che gioca con i viaggi nel tempo, lui ci fa shopping. Quello che si ritrova nelle sue storie di ritorno da queste avventure spazio-temporali è sempre un regalo prezioso, l’ultimo ritrovato incredibile del ventiseiesimo secolo, un’ impresa epica, un’umanità perduta. Forse è lo stesso autore scozzese che ci porta dal futuro storie moderne, innovative, spettacolari, che altri autori non potrebbero concepire prima dei prossimi vent’anni.
 
Insomma quando so che Millar è al lavoro su qualcosa, da qualche parte, in cuor mio, ringrazio il cielo. E prego che non ci facciano un film orribile.
 
FANTASTICI QUATTRO – MARK MILLAR COLLECTION Vol.1 – I più grandi del mondo
storia di Mark Millar, disegni di Brian Hitch
Panini Comics, 2013, € 17,00
FANTASTICI QUATTRO – MARK MILLAR COLLECTION Vol.2 – Il maestro di Destino
storia di Mark Millar, disegni di Brian Hitch (e altri in minima presenza)
Panini Comics, 2013, € 18,00 
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