Incontro ai massimi vertici di intelligence tra Usa e Israele

Il capo del Mossad israeliano Tamir Pardo ha avuto negli ultimi giorni incontri segreti con funzionari statunitensi al più alto livello, in merito ad un eventuale attacco israeliano contro l’Iran.
La rivelazione è emersa durante un’audizione del comitato ristretto sui servizi segreti del Senato Usa, alla quale hanno preso parte il direttore della CIA David Petraeus, il DNI (direttore dell’intelligence nazionale), James Clapper, e la presidente del comitato, Dianne Feinstein.
Durante l’incontro, secondo le notizie riportate dal giornale israeliano Haaretz, la Feinstein ha chiesto a Clapper se Israele intenda o meno attaccare gli impianti nucleari iraniani, domanda a cui Clapper ha risposto chiedendo la prosecuzione della seduta a porte chiuse.
A questo punto la Feinstein ha reso noto di avere incontrato il capo del Mossad nei primi giorni della scorsa settimana a Washington, al che lo stesso Petraeus ha aggiunto che anch’egli si è incontrato con Pardo e ha menzionato ciò che ha definito la crescente preoccupazione di Israele in merito alle ambizioni nucleari iraniane, aggiungendo che è importante rilevare che Israele considerare quella nucleare iraniana una minaccia mortale. Il dialogo è stato ripreso in diretta dalla televisione americana.
Clapper ha poi affermato che "il progresso tecnico dell’Iran, in special modo nell’arricchimento dell’uranio, rafforza la nostra valutazione secondo la quale l’Iran ha la capacità scientifica, tecnica ed industriale di arrivare alla produzione di armi nucleari, facendo della propria volontà politica di arrivare a questo una questione essenziale", aggiungendo che l’Iran considera i missili quali vettori ottimali delle armi atomiche.
Significativo il fatto che le notizie sull’incontro del capo del Mossad con i vertici della sicurezza e dell’intelligence americani vengono allo scoperto in coincidenza con il durissimo discorso del presidente israeliano Simon Peres che sabato scorso ha dichiarato che non si deve permettere all’Iran di ottenere armi nucleari: tale questione per Israele è il problema mondiale principale dal momento che l’Iran, "il regime moralmente più corrotto del mondo", aspirerebbe per questa via ad un’egemonia regionale se non "addirittura globale".
Peres ha poi ribadito che, seppure gli israeliani non escludono nessuna opzione, spetta alla comunità internazionale impedire che "il diavolo" (l’Iran) ed il nucleare si uniscano.

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