Albert Camus, Questa lotta vi riguarda

Sì, questa lotta ci riguarda.
Benché per lunga esperienza diffidenti di tutte le vulgate, massime se democratiche e resistenziali, consigliamo vivamente, soprattutto ai più giovani, questo bellissimo libro. Intanto perché concerne la resistenza francese, che fu cosa seria. Poi perché l’autore è Camus, del quale finalmente ci si è decisi a proporre integralmente questa raccolta di articoli.
Un volume che esprime molto bene i più nobili ideali di indipendenza nazionale, giustizia sociale, etica individuale inflessibile verso di sé ma sempre disposta alla comprensione dell’avversario (esclusi traditori e corrotti, profittatori e vigliacchi), che dovrebbe essere propria di ogni europeo. Nello stile sobrio che gli è proprio, Camus descrive e commenta i fatti dell’epoca senza un cenno di odio, ma senza mai deflettere dall’ideale di una democrazia nazionale, sociale, morale. Il lettore che conosca i fatti resterà stupito della sua indipendenza di giudizio, severa ma sempre limpida, senza eccessi, serena. E forse si commuoverà per la nobiltà dell’impulso ideale di un uomo che mai ha cercato merito per la sua partecipazione alla lotta di liberazione, dicendo sempre che gli unici cui il merito spettava erano i caduti.
Camus si proclamava non credente. E tuttavia il non vedere oltre la barriera della morte produce in tutto il suo pensiero una drittura morale adamantina e non retorica, quasi che lo spirito nascosto nell’invisibile torni per rimbalzo senza fragore nella vita interiore dello scrittore. Onde potremmo quasi pronunziare per lui le antiche parole di Omero: "o bene vivere o bene morire, questo è il dovere del nobile". Non solo: il senso della limitatezza della vita umana lo conduce a perseguire con coraggio una dimensione sociale fatta di giustizia, equa distribuzione dei beni, liberazione dal bisogno: un socialismo non conformista ed attuale, come evidenziano le pagine che egli dedica al capitale finanziario e ai profitti di guerra. E questo stesso senso della finitezza umana gli rende estraneo l’odio, e sempre gli lascia un accenno di malinconia compassionevole per l’errare degli uomini.
Chi cercasse tuttavia in queste pagine la deboscia umanitaria dei nostri giorni, lo farebbe invano. Gli articoli di Combat sono articoli di un rivoluzionario, fermo e determinato. L’equilibrio classico, staremmo per dire stoico nel senso più pieno ed alto del termine, sono una lezione morale che non si dimentica. Se la democrazia è quella di Camus, essa, come la sua lotta, ci riguarda.
 
Fuori testo: Consigliamo i lettori di accompagnare questo libro con la visione di un film, Plenty. In esso potranno cogliere, grazie ad una interpretazione semplicemente superba di Meryl Streep, che cosa fu la speranza in un mondo nuovo, giusto, pacificato, che animò i combattenti della resistenza francese. E ne vedrà anche la sorte effettiva. E’ un film dolorosamente catartico, a nostro avviso imperdibile per rendere giustizia a chi credette, e fu tradito. Lo si guardi, e si ripensino allora le pagine di Combat. Ci riguarderanno ancora di più.
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