Esercitazioni israeliane simulano un conflitto con Hezbollah

Le forze armate israeliane stanno effettuando una esercitazione sulle alture del Golan in cui sono coinvolte due unità destinate ad operare al confine con il Libano, le brigate Nahal e 401ma corazzata, inquadrate entrambi nella 162ma divisione corazzata Ha-Plada ("Acciaio") che fa parte del Comando Centrale delle forze armate israeliane: si tratta di un’esercitazione assai realistica in quanto coinvolge tutti i battaglioni delle brigate ed è "a fuoco".
Queste unità di prima linea stanno verificando una delle due possibili strategie di un eventuale nuovo conflitto contro Hezbollah, anche se ovviamente i comandanti israeliani precisano che non ci sarebbe nessun legame fra l’esercitazione e l’attesa sentenza del Tribunale Speciale per il Libano, un tribunale internazionale costituito nel 2009, che dovrà emetterà il verdetto sul coinvolgimento o meno del movimento sciita nell’assassino dell’ex primo ministro libanese Hariri, avvenuto nel febbraio del 2005: una sentenza alla quale Hezbollah, che ha respinto tutte le accuse, potrebbe reagire anche con la forza.
All’interno delle forze armate israeliane, infatti si ritiene che un futuro scontro con l’agguerrita milizia filo-iraniana possa essere risolto o con l’impiego massiccio di forze aeree, accompagnato da attacchi chirurgici da parte delle forze speciali, oppure facendo ricorso a prolungati combattimenti da parte di unità terrestri appositamente addestrate: questa seconda opzione è quella che le due brigate dell’esercito israeliano stanno verificando nel Golan.
Queste unità utilizzano nuovi strumenti, in grado di migliorarne la capacità operativa: ad esempio il sistema DLA (Digital Land Army), una strumentazione elettronica in grado di fornire agli ufficiali una mappa digitale della dislocazione delle diverse unità nel corso della battaglia, cosa che non impedisce per altro nel corso dell’esercitazione di fare ricorso alle tradizionali mappe cartacee.
I corazzati impiegati, poi, sono una versione implementata dal classico carro da battaglia israeliano, il Merkava Mark 4, che dispone anche di un sistema, Windbreaker, che accresce la protezione attiva contro i missili anticarro che ci si aspetta Hezbollah possa utilizzare.
L’attuale comandante della brigata Nahal, col. Amir Abulafia, che ha servito recentemente anche come capo dell’ufficio operazioni dell’esercito israeliano, ha organizzato per i suoi ufficiali un seminario nel corso del quale sono state analizzate le operazioni militari a livello di brigata durante l’ultimo conflitto nel Libano meridionale dell’estate del 2006. "Ufficiali che hanno preso parte a quelle operazioni le hanno descritte ai loro colleghi e questo è molto importante a livello psicologico soprattutto per i giovani ufficiali comandanti di compagnia che non erano là – spiega Abulafia ad Haaretz. Cosa significa essere un ufficiale di prima nomina che si trova in combattimento quando i suoi soldati non lo conoscono ancora e perde cinque dei suoi; cosa significa vedere un carro Merkava che salta in aria colpito da un missile".

Print Friendly, PDF & Email