L’Honduras verso un governo di unità nazionale?

Secondo alcune indiscrezioni pare che il presidente del Costa Rica, Arias, nel prossimo incontro che terrà con le delegazioni che, dopo il recente golpe, rappresentano le opposte fazioni in lotta per il potere in Honduras, proporrà di uscire dalla crisi con l’istituzione di un governo di unità e riconciliazione nazionale che preveda il ritorno al potere del deposto presidente Zelaya ma che veda come suo primo ministro l’attuale capo di stato Micheletti.
Secondo Arias le posizioni intransigenti dei primi colloqui si stanno progressivamente ammorbidendo e non ritiene molto lontana la soluzione della crisi.
Lo stesso attuale ministro degli esteri Lopez, giunto in Costa Rica in rappresentanza dell’attuale presidente, ha dichiarato di avere avuto precise istruzioni di "cercare un accordo ragionevole".
Micheletti ha addirittura messo a disposizione il suo mandato a patto che Zelaya la smetta di spingere la popolazione all’insurrezione e desista dalla volontà di ritornare.
Arias si è detto contrario alla possibilità di un immediato ritorno in Honduras di Zelaya finchè non verrà raggiunto un accordo, per non disturbare le difficili trattative.
Intanto dall’Honduras giungono notizie contrastanti, infatti, se da una parte ci sono molte manifestazioni di piazza a favore del deposto presidente, con anche qualche piccolo incidente, dall’altra un sondaggio condotto dalla Gallup ha dato risultati inaspettati. Secondo l’inchiesta, infatti, il 63% dei cittadini giustifica il golpe ed il 56% non si dimostra d’accordo con Zelaya nel suo progetto di costituire una "consulta popular" per redigere una nuova carta costituzionale.

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