I mercanti del petrolio scommettono sulla guerra all’Iran?

Uno studio della scorsa estate della The Heritage Foundation in collaborazione con il Global Insight, ha simulato (come riportato da Limes) le conseguenze economiche di una crisi con l’Iran: risulta che, nel complesso, l’azione militare appare quella maggiormente in grado di limitare i danni sui mercati petroliferi, perché ridurrebbe la lunghezza e l’intensità della crisi.
Dopo il picco iniziale di deficit di approvvigionamento petrolifero, entro il primo mese di guerra verrebbe ripristinato il 50% del traffico navale nel Golfo Persico (si prevede infatti che l’Iran, in caso di attacco, possa bloccare lo stretto di Hormuz) ed entro 9-10 mesi il 100%. Lo shock iniziale porterebbe il prezzo del barile di greggio a 150 dollari. Poi l’effetto verrebbe neutralizzato dalle contromisure economiche e politiche statunitensi entro tre mesi.
Esiste una relazione tra questo tipo di previsioni e l’attuale andamento del mercato dei futures petroliferi? L’agenzia Bloomberg del 7 gennaio riporta un’impennata record di acquisti sui futures del greggio per dicembre 2008 a 200 dollari al barile quando il prezzo attuale è a ridosso dei 100 (1).
Il mercato (sia chi vende che chi compra) sta dunque fissando il prezzo del greggio, tra un anno, intorno alla soglia dei 200: e gli acquirenti pensano che il prezzo di mercato possa, a quella data, essere addirittura superiore, ovvero scommettono su oltre un raddoppio nel giro di un anno di un prezzo che molti analisti vedono già attualmente sovrastimato perché gonfiato dalle speculazioni.
Dunque, oltre a un concerto di manovre speculative di lungo periodo tendente a mantenere l’attenzione degli operatori sul rialzo, un’altra spiegazione possibile è che sui mercati petroliferi molti annusino un evento catastrofico, esterno al mercato, a ridosso delle elezioni presidenziali americane (novembre 2008) tale da far schizzare alle stelle i prezzi per la fine dell’anno: un attacco all’Iran?

(1) Bloomberg, 7 gennaio: "The fastest-growing bet in the oil market these days is that the price of crude will double to $200 a barrel by the end of the year. Options to buy oil for $200 on the New York Mercantile Exchange rose 10-fold in the past two months to 5,533 contracts, a record increase for any similar period".

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