Israele ed Europa volano insieme

Dall’ 8 al 25 maggio si svolgerà presso la base di Decimomannu in Sardegna, l’esercitazione aereo-militare denominata Spring Flag (Bandiera di Primavera). Ad essa partecipano le forze aeree dei Paesi dell’EAG (European Air Group), cioè, oltre all’Italia, Germania, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda e Svezia. Scopo dell’esercitazione è quello di simulare operazioni internazionali di peace-keeping. Nel portale dell’aeronautica italiana si può leggere che si potranno sviluppare le “capacità operative per la conduzione di operazioni aeree con breve preavviso a grande distanza dal territorio nazionale, sia in ambito ‘Nato Response Force’ sia in ambito UE”.
A sorpresa sono state invitate alle esercitazioni anche le forze aeree dello Stato di Israele, che non fa parte né della Nato, né della UE, e non è attualmente attivo in nessuna operazione internazionale di peace-keeping.
La partecipazione di Israele ha determinato il gran rifiuto della Svezia che ha ritirato il proprio gruppo operativo, otto caccia Saab frutto dell’industria aeronautica nazionale. “La partecipazione dell’Air Force di Israele ha cambiato i presupposti dell’esercitazione” ha dichiarato Christian Karlsson, portavoce del ministero degli Esteri svedese.
Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore svedese per inoltrare una vivace protesta. Si accusano gli scandinavi di non appoggiare mai, né comprendere, le ragioni dello stato ebraico in ambito internazionale e di essere il paese più ostile ad Israele in ambito europeo.
Il capo di stato maggiore dell’aeronautica italiana, generale Leonardo Tricarico, ha espresso al proprio omologo israeliano “comprensione e solidarietà”, aggiungendo che la posizione svedesenon getta alcuna ombra né pone riserve sui legami professionali e sull’amicizia fra le due aeronautiche” e che “anzi, l’aeronautica israeliana sarà, se possibile, ancor di più la benvenuta a prender parte all’esercitazione”.

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