Con l’audizione del 5 marzo alla Commissione per le Relazioni Internazionali del Congresso, il Segretario di Stato americano Condoliza Rice ha raccolto significativi consensi per l’approvazione parlamentare dell’accordo nucleare siglato il 2 marzo scorso dal presidente Bush e dal primo ministro indiano Manmohan Singh.
Ma secondo i critici, l’accordo nucleare Usa-India rappresenta una clamorosa e assai discutibile eccezione al Trattato di non proliferazione nucleare, mai sottoscritto dall’India, e destabilizza gli attuali equilibri geopolitici in Asia.
Inoltre, palesa tutta l’ambiguità dell’azione in politica estera degli Stati Uniti che con una mano forniscono tecnologie e impianti nucleari all’India e con l’altra minacciano per lo stesso motivo l’Iran, che eppure con l’India ha forti legami militari e di sviluppo energetico.