Il dollaro, il petrolio, la guerra

Marzo 2006. Due eventi sono destinati a cambiare la faccia della politica ed economia internazionali: il 20 marzo si è inaugurata a Teheran la prima borsa petrolifera in cui gli scambi non vengono più trattati in dollari ma in euro; il 23 marzo la Federal Reserve americana ha sospeso la pubblicazione dei dati M3, ovvero non sarà più possibile valutare l’ammontare dei dollari circolanti nel mondo.

 

L’inaugurazione della borsa iraniana è sicuramente un colpo per gli Stati Uniti. Finora il dominio del dollaro nelle transazioni internazionali, su cui si basa in gran parte la leadership economica americana, è stato incontrastato, specialmente per quanto riguarda il fondamentale settore dell’energia. A fianco, la decisione di non pubblicare più i dati relativi all’offerta di moneta è sintomo di quanto gli ambienti della Federal Reserve considerino grave l’attuale crisi finanziaria e in discussione il potere del dollaro.

 

Anche alla luce di questi fatti, la crescente tensione diplomatica tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare del paese degli ayatollah acquista connotati maggiormente problematici e complessi.

 

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