Durante il vertice a Pechino del 22 marzo, il presidente russo Vladimir Putin ha promesso al presidente cinese Hu Jintao la costruzione, entro il 2008, di una pipeline per trasportare 200 mila barili al giorno di petrolio siberiano verso l’assetata economia cinese, che ha fatto segnare lo scorso anno l’eccezionale crescita del 9,9%.
Il consolidamento delle relazioni tra i due paesi si manifesta nella comune partecipazione alla Shanghai Cooperation Organization (SCO), nella rafforzata coollaborazione militare, in crescenti legami economici e nell’annunciata partnership sull’approvvigionamento energetico.
La portata strategica di questa relazione Sino-Russa era già evidente nella dichiarazione congiunta dei due presidenti dello scorso luglio, che rigettava ogni “tentativo di un paese di conquistare il monopolio degli affari internazionali” e di “imporre i propri modelli di sviluppo ad altri stati sovrani”. Una dichiarazione neppure troppo velatamente indirizzata agli Stati Uniti…
