Q. Liang e W. Xiangsui, GUERRA SENZA LIMITI, sintesi

Il 2 Maggio 1995 il giornale delle forze armate cinesi Jie fang jun bao pubblicava un articolo di Hong Shan, della National Defence University, dal titolo “La guerra di distruzione strutturale”, dove si diceva: “perché forze inferiori possano vincere quelle superiori è necessario seguire fermamente il principio – tu combatti nel modo tuo, io combatto nel mio, e così conservo l’iniziativa -. Dobbiamo essere coraggiosi nell’opporre distruzione alla distruzione. Dobbiamo intraprendere azioni di combattimento positive e lanciare con determinazione attacchi distruttivi nelle parti interne dei sistemi di guerra e operativi degli avversari.” Le “esercitazioni” cinesi contro Taiwan nel 1996, precedute da atti destabilizzanti sulla stessa isola durante le elezioni presidenziali, sembravano più impostate su una guerra strutturale che sull’intenzione di condurre un attacco convenzionale su vasta scala. La guerra strutturale in realtà configurava anche la volontà di impiegare qualsiasi mezzo in grado di annientare le strutture portanti dell’avversario e in questo non vi era limitazione ai soli mezzi convenzionali o ai soli attori convenzionali. Il pensiero è stato elaborato nel 1999 dai colonnelli Qiao Liang e Wang Xiangsui nel loro libro dal titolo: Guerra senza limiti.

“GUERRA SENZA LIMITI”
di Qiao Liang e Wang Xiangsui
Libreria Editrice Goriziana

Sintesi del libro

Pochi libri di strategia militare hanno provocato tante discussioni come “Guerra senza limiti” di Qiao Liang e Wang Xiangsui, due colonnelli cinesi dell’Aeronautica Militare Cinese che hanno svolto incarichi come Commissari politici o presso i Dipartimenti politici dei Comandi Superiori come addetti alla morale, disciplina, supervisione dei Comandanti e delle attività di propaganda. L’edizione italiana contiene le parti significative della versione inglese della CIA. Secondo il Generale Mini, curatore del libro, i timori americani che il libro si riferisca ad una ipotetica lotta USA-Cina sono reali, lotta che avverrà però non prima dei prossimi 10-20 anni a causa dell’attuale inadeguatezza militare cinese.

In questo libro sono state codificate le nuove regole dell’arte militare, e per meglio comprenderle si tenga conto che le finalità delle guerre, accentuando una realtà precedente, sono divenute sempre meno manifeste.
Inoltre si parla di guerra asimmetrica. A livello militare una parte dispone di tutto e l’altra di niente o quasi. Oppure l’asimmetria consiste nell’uso di diverse tipologie di armi. Semplificando: militare tradizionale contro guerriglia o militare tradizionale contro i diversi tipi di guerra che in questo testo vediamo descritti. Quindi non si va a combattere sul terreno del primo, ma dove l’avversario è più vulnerabile, in altre parole si colpisce sotto la cintura. L’attuale guerra in Iraq, definita di resistenza da Sergio Romano in quanto combattuta dalla popolazione che “resiste”, è una guerra asimmetrica come lo è la guerra tra gli USA ed Al-Qaeda. Un’altra annotazione: questo testo non sarebbe stato scritto in assenza di fenomeni quali la globalizzazione e Internet.

Combattere la guerra adatta alle armi di cui si dispone e
costruire le armi adatte alla guerra.

Le organizzazioni non statali come il gruppo di Bin Laden sono organizzazioni che non osservano regole e non temono di scatenare una guerra illimitata utilizzando mezzi limitati.
In più, nell’ottica di un conflitto asimmetrico, secondo gli autori, gli americani sono schiavi della tecnologia e fermano il loro pensiero al limite che la tecnologia ha raggiunto. Questo limite è considerato altamente invalidante l’efficacia delle operazioni di guerra militari e non militari.
Dove combattere? Spazio convenzionale e spazio tecnologico si intersecheranno.
Chi combatte? Il soldato digitale sta assumendo il ruolo che prima apparteneva al guerriero “sangue e ferro” sostituito o affiancato, ad esempio, dal pirata informatico che può creare danni immensi con intrusioni nelle reti di difesa, bancarie e finanziarie.
Il nuovo guerriero può essere anche, o soprattutto, un analista di sistema, un ingegnere di software, un finanziere o uno speculatore di Borsa. In quest’ottica si può vedere tranquillamente (eufemisticamente parlando) George Soros come terrorista finanziario.
Quali strumenti e mezzi si utilizzano per combattere? Non più operazioni militari diverse dalla guerra (operazioni condotte dalle forze armate in assenza di uno stato di guerra) ma: operazioni di guerra non militari (stato di guerra esteso a tutti i campi dell’umanità).

Esempi:
Guerra commerciale: (sanzioni, status di nazione maggiormente favorita).
Guerra finanziaria: crisi finanziaria del Sud –Est asiatico: fu un attacco finanziario a sorpresa, deliberatamente pianificato e
sferrato da detentori di capitale mobile internazionale. In ultima istanza servì a mettere in ginocchio un paese dopo l’altro, paesi che fino a poco tempo prima venivano salutati come “piccole tigri” e “piccoli draghi”. Le vittime del caos che ne scaturì furono numericamente inferiori ad una guerra convenzionale ma il danno arrecato al tessuto sociale fu sicuramente superiore.
Dopo che Soros (forte di un volume di affari quotidiano che superava i 120 miliardi di dollari) iniziò le sue attività, Li Denghui (Lee Teng-hui, Presidente di Taiwan dal 1988 al 2000), usò la crisi finanziaria del Sud-Est asiatico per svalutare il nuovo dollaro di Taiwan in modo da sferrare un attacco al dollaro e alle azioni di Hong Kong. A questo punto arrivarono i grandi speculatori come Morgan Stanley e Moody’s.
Per gli autori del libro, se fosse fallita la battaglia dell’agosto ’98 a protezione delle finanze di Hong Kong, ci sarebbero stati degli impatti spaventosi sull’economia di Hong Kong e della Cina stessa. Situazioni simili non sono affatto inverosimili, e senza il crollo del mercato finanziario russo che di fatto ha reso gli speculatori finanziari sotto scacco da ogni direzione, è tuttora difficile dire come sarebbe potuta evolvere la situazione.
Terrorismo: Con l’approccio tradizionale, dunque attentati, rapimenti, assassini, dirottamenti aerei,
non si ottiene il massimo terrore. Invece si scatena il massimo terrore facendo incontrare vecchi terroristi con varie tecnologie avanzate che si possono trasformare in
superarmi (biochimica, nucleare) o in
tecnologia dei media e della rete (Falange armata italiana).

Contemporaneamente o in alternativa alla guerra
tradizionale e alle guerre sopra citate, se ne possono scatenare altre come la:
Guerra ecologica (influenza sullo stato naturale dei fiumi, mari, ghiacci polari ecc.).
Guerra psicologica (controinformazione, divulgazione di notizie).
Guerra degli standard tecnologici (creare monopoli fissando standard indipendenti).
Guerra di contrabbando.
Guerra dei mezzi d’informazione e in rete.
Guerra di aiuti economici (concedere apertamente favori cercando di controllare le cose in segreto).
Guerra culturale (orientare tendenze culturali per assorbire quanti hanno punti di vista diversi).
Guerra del diritto internazionale (cogliere la prima occasione per creare regolamenti).

La guerra non consisterà più nell’uso di mezzi che coinvolgono la forza degli armamenti per costringere il nemico ad accettare la propria volontà
ma
consisterà nell’usare tutti i mezzi possibili per obbligare il nemico a servire i propri interessi.

Combinazione dei metodi operativi

Essenziale per arrivare alla vittoria nelle guerre attuali e future è la combinazione dei metodi operativi che si usano e che possono variare a seconda degli scopi che si vogliono raggiungere. I metodi da combinare possono essere militari (guerra atomica, guerra convenzionale, guerra biochimica, guerra ecologica, guerra spaziale, guerra elettronica, guerra di guerriglia, guerra terroristica), trans-militari (guerra diplomatica, guerra di network, guerra di intelligence, guerra psicologica, guerra tattica, guerra di contrabbando, guerra di droga, guerra virtuale “di deterrenza”), oppure non militari (guerra finanziaria, guerra commerciale, guerra di risorse, guerra di aiuto economico, guerra normativa, guerra di sanzioni, guerra mediatica, guerra ideologica).
Ad esempio le contromisure adottate dagli americani contro Bin Laden (prima dell’11-09) furono una combinazione di guerra di terrorismo nazionale + guerra d’intelligence + guerra finanziaria + guerra di network + guerra normativa.
La combinazione è come un contenitore vuoto e la chiave della vittoria in una guerra non è altro che tutto ciò che si può mettere in questo contenitore.

Combinazioni delle organizzazioni

Combinare organizzazioni nazionali, internazionali e non statali come UE, ASEAN, OPEC, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, WTO, Nazioni Unite.
Ad esempio, quando ci fu la crisi finanziaria asiatica, gli USA si opposero alla proposta giapponese di istituire un fondo monetario asiatico. Richiesero invece il potenziamento di un piano di soccorso con limitazioni attraverso il Fondo Monetario Internazionale di cui gli USA sono i maggiori azionisti: ciò implicava che i paesi asiatici sarebbero stati costretti ad accettare la politica di liberalizzazione economica promossa dagli Stati Uniti. Quando il FMI concesse un prestito di 57 miliardi di dollari alla Corea del Sud, questo avvenne a condizione che la Corea aprisse completamente il suo mercato e mettesse a disposizione dei capitali americani l’opportunità di comprare le imprese coreane a prezzi incredibilmente bassi.

Combinazioni degli ambiti delle azioni di guerra.

La guerra sta oggi sfuggendo ai contorni dei massacri cruenti e mostra piuttosto una tendenza verso un basso numero di vittime o persino verso l’assenza di vittime, nonostante un alto livello di intensità. Si parla di guerra d’informazione, guerra commerciale, finanziaria ed altre ancora.
Ad esempio nel 1995-’96 la Cina annunciò che avrebbe condotto lanci sperimentali di missili ed esercitazioni militari nello stretto di Taiwan. Appena i missili si alzarono in volo la borsa di Taiwan crollò.
Ancora, i 42 giorni di azioni militari di Desert Storm furono seguiti da 8 anni ininterrotti di pressione militare + blocco economico + ispezione degli armamenti. Per non parlare degli enormi danni non militari causati all’Iraq dall’embargo economico.

Combinazioni di mezzi

Combinazione di tutti i mezzi possibili, militari e non militari, per condurre operazioni.
Ad esempio, se in quest’epoca di integrazione economica una società economicamente potente volesse attaccare l’economia di un’altra nazione colpendo contemporaneamente le sue difese, non potrebbero fare completo affidamento sui blocchi economici, le sanzioni commerciali, le minacce militari o gli embarghi sulle armi;
dovrebbe invece correggere la propria strategia finanziaria usando la rivalutazione e svalutazione delle divise come mezzo principale da combinare con altri mezzi, quali il garantirsi il controllo dell’opinione pubblica e cambiare le regole in misura sufficiente a causare turbolenze finanziarie e crisi economiche nella zona interessata fino ad indebolirne il potere complessivo, compreso quello militare.
Anche una potenza non ancora mondiale come la Cina ha già il potere di turbare l’economia del pianeta semplicemente cambiando le proprie politiche economiche. Se la Cina fosse una nazione egoista e non avesse lasciato che il renmimbi perdesse valore, ciò avrebbe sicuramente contribuito alle cattive sorti delle economie asiatiche. Avrebbe anche provocato un cataclisma nei mercati finanziari mondiali, con il risultato che anche la nazione debitrice numero uno, gli Stati Uniti, che contano sull’afflusso di capitali stranieri per sostenere la loro prosperità economica, avrebbero certamente subito perdite pesanti. E un simile esito sarebbe stato sicuramente migliore di un attacco militare.

Combinazioni stratificate

Combinare tutti i livelli del conflitto.

Grande guerra-politica bellica: azioni di guerra militari e non militari, con il sovranazionale
come limite superiore e la nazione come limite
inferiore. Uso degli stratagemmi politici per la guerra.
Strategia di guerra : insieme degli stratagemmi militari o bellici di una nazione.
Campagne-arte operativa : insieme delle azioni di combattimento.

Battaglie-tattiche: si tratta di azioni di combattimento al livello più basso della scala.
La tendenza della guerra indica sempre più chiaramente che non è assolutamente vero che i problemi esistenti su di un livello possano essere risolti esclusivamente dai mezzi di quel livello o di un solo livello.

Altri principi essenziali per condurre la guerra

Onnidirezionalità: sono campi di battaglia gli spazi naturali: terra, mare, aria e spazio esterno. Inoltre gli spazi sociali come il militare, la politica, l’economia, la cultura, la psiche.

Sincronia-conduzione di azioni in spazi diversi nello stesso arco temporale.

Obiettivi limitati: definizione di un orientamento che guidi l’azione entro un raggio accettabile per i mezzi disponibili.
Misure illimitate: tendenza ad un impiego illimitato di mezzi e criteri ma ristretto al conseguimento di obiettivi limitati.

Asimmetria: ricerca di nodi di azione in direzione opposta ai contorni dell’equilibrio della simmetria.
Esempio: i principali elementi combattenti di alcuni paesi poveri, paesi deboli ed entità non statali, hanno utilizzato contro avversari più potenti, metodi di combattimento asimmetrici ispirati alla strategia del “topo che gioca con il gatto”. Cecenia, Somalia, IRA in Irlanda e Jihad islamica contro l’intero Occidente sono gli esempi più evidenti.
La parte più debole combatte il suo avversario utilizzando la guerriglia, la guerra terroristica, la guerra santa, la guerra prolungata, la guerra in rete ed altre forme di combattimento con il saggio rifiuto del confronto testa a testa con le forze armate del paese forte.
Consumo minimo: uso della minor quantità di risorse di combattimento necessaria per conseguire l’obiettivo.
Coordinamento multidimensionale: coordinamento e assegnazione di tutte le forze che possono essere mobilitate in campo militare e non militare per coprire un obiettivo (poiché qualsiasi ambito può diventare campo di battaglia).
Correzione e controllo dell’intero processo: acquisizione continua di informazioni, correzione dell’azione e controllo della situazione. Pertanto, di fronte alla guerra moderna e alle sue esplosioni di nuova tecnologia, di nuovi mezzi e di nuovi teatri, l’aggiustamento e il controllo dell’intero processo stanno diventando sempre più questione di perizia. Non è una sorta di tecnologia. Ciò che occorre è un maggior uso dell’intuito.

0,618

“Tutto è questione di numeri”.
Seguendo questo pensiero il filosofo Pitagora scoprì la regola della sezione aurea.
La sezione aurea di un segmento AB è la parte AX che è media proporzionale tra AB e XB. Ossia AB_AX=AX:XB.
In termini numerici se si indica con X la misura AX
si ha una equazione di secondo grado per cui X= 0,618033988…
Troviamo l’applicazione di questa regola nelle proporzioni del Partenone di Atene ed in altre espressioni artistiche. Esteticamente rappresenta un rapporto equilibrato tra una parte e il tutto, concettualmente è l’equivalente occidentale del gusto armonico orientale, asimmetrico e alineare.
La sezione aurea sta alla base della regola secondario-principale della grammatica cinese dove c’è una struttura che divide in due la frase, quella che modifica e quella centrale; più specificatamente la prima costituisce l’apparenza, la seconda l’organismo. Prendiamo come esempio “mela rossa”. Prima che venga modificato da rossa, il termine mela indica unicamente un tipo di frutta in generale. L’elemento secondario paragonato a quello principale è nella posizione di poter determinare qualitativamente la frase o il sintagma. In una nazione la popolazione è l’entità principale mentre il governo è l’elemento che orienta; nella crisi del Sud-Est asiatico i paesi vittime rappresentano le entità principali, mentre gli speculatori finanziari sono gli elementi direttivi che generano la crisi.
Questa struttura secondario-principale è asimmetrica ed assomiglia alla regola della sezione aurea. 0,618 e 1 formano una struttura asimmetrica e un rapporto impari. In più nella regola secondario-principale ciò che conta è l’elemento secondario come nel rapporto aureo. Ciò che conta è 0,618 e non 1. Questo è il dato in comune.
E’ la “deviazione verso l’elemento secondario” la base di tante vittorie in battaglia: nell’ antica Cina, per Annibale e Gengis Khan, per Hitler, Yamamoto ed altri.
L’esempio più eloquente per illustrare questo punto è forse la storia delle corse di cavalli del generale Tian Ji.
In una situazione di complessiva inferiorità, il grande stratega militare Sun Bin fece la sua classica mossa, un valido esempio della saggezza cinese nell’azzardo. Cominciò facendo gareggiare il peggior cavallo di Tian Ji con il cavallo migliore di Qi. Dopo aver perso la gara, come era inevitabile, si servì dei suoi cavalli medi e migliori per battere i cavalli medi e peggiori dell’avversario. Perdere una volta e vincerne due (elemento direttivo) per conquistare l’intera competizione (elemento principale), si può concepire come dotato di una tipica struttura secondario-principale.
Annibale a Canne afferrò il segreto del declino della potenza offensiva dell’avversario, così, contrariamente alla logica, schierò le forze più deboli prese dalle formazioni galliche ed iberiche al centro del fronte dove avrebbero dovuto essere schierati i reparti migliori, e lasciò in questo modo le parti deboli a sostenere l’attacco dei romani. Ma poiché queste non potevano reggere agli assalti, si formò gradualmente una rientranza a forma di mezzaluna, che, creata intenzionalmente o meno da Annibale, formò un enorme cuscinetto capace di assorbire l’impeto dell’esercito romano. E quando il loro slancio si affievolì a causa dell’allungamento del fronte, e si esaurì proprio nel momento in cui si avvicinava alle file posteriori della formazione di Annibale, i cartaginesi, inferiori di numero ma più forti nella cavalleria, lanciarono rapidamente la cavalleria di fiancheggiamento per completare l’accerchiamento dei romani: fecero di Canne un cimitero per settantamila uomini.

Molti secoli più tardi, all’inizio della seconda guerra mondiale, tutta l’operazione d’invasione della Francia da parte della Germania si basò sulle due regole summenzionate.
Mosse tattiche come quella di promuovere i carri armati da subordinati alla fanteria ad armi principali, servirsi della guerra lampo come principale dottrina operativa e scegliere le Ardenne come principale direzione d’attacco, dovettero sembrare non ortodosse. Von Manstein e Guderian avevano rivoluzionato il modo di combattere relegando al passato la vecchia guerra di trincea.

La “guerra combinata oltre i limiti” è questo uso di strani metodi di combattimento, completamente nuovi, per ingaggiare una guerra. Ed ovviamente queste sono regole e non formule fisse, da considerare come un principio e non come un teorema.

Print Friendly, PDF & Email