Niccolò Ammaniti, Io non ho paura

E’ stato presentato al festival del cinema di Berlino,unica pellicola italiana in concorso, l’ultimo film di Gabriele Salvatores. E’ Io non ho paura, tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti.

Il romanzo racconta una bella storia di coraggio e amicizia. Di un incontro che segna il repentino passaggio all’età adulta dei protagonisti.

La vicenda è quella di due bambini di 10 anni che la sorte fa incontrare, segnandone il destino per sempre. Uno, Michele, voce narrante, è un ragazzino del sud curioso, temerario e testardo. L’altro, Filippo, viene dal nord, è ricco e colto e capita nella vita di Michele perché è la vittima di un rapimento crudele. Michele è figlio del suo rapitore.

L’amicizia che nasce dal loro incontro è istintiva, quasi animalesca, e inevitabilmente, proprio perché puro sentimento, azzera le differenze e erige una barriera difensiva nei confronti di un mondo adulto avido e disperato. Un sentimento che assorbe ogni pensiero, che sospende tutto il resto.

Così come appare sospeso, nello spazio e nel tempo, lo scenario in cui è calata la storia. E’ l’estate del 1978 rimasta famosa come una delle più calde del secolo a Acqua Traverse, paese immaginario – ma facilmente immaginabile per chi conosce un po’ il nostro meridione – e sperduto in un deserto di grano. Ammaniti dipinge con sapienza e lucidità tempo e luogo, consentendoci di percepire la calura estiva, soffocante e noiosa. Il linguaggio è intenso e costruisce una narrazione semplice e commossa nel redigere la cronaca di un’innocenza perduta, che si lascia leggere tutta d’un fiato verso il finale colpo di scena.

E con delicatezza sono ritratte le belle voci pulite, l’immaginazione ingenua, la meraviglia di uno sguardo sempre nuovo sul mondo, degli altri piccoli protagonisti della storia, inseparabili compagni di scorrerie, a volte rudi, a volte saggi, sempre impegnati in nuove avventure. Perché questo è per certi versi anche un romanzo d’avventura, solo che i mostri sono veri e i cattivi sono difficili da sconfiggere.

Forse sono questi gli ingredienti che stanno trasformando Io non ho paura, pubblicato nel 2001, in un successo letterario mondiale, tradotto in oltre 20 paesi, e più di 200 mila copie vendute solo in Italia: chissà che il film, sceneggiato in parte dallo stesso Ammaniti, non riesca a ripetere la magica alchimia.

Niccolò Ammaniti
Io non ho paura
Einaudi Tascabili
p. 219

€ 8,26

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