Nancy Richler, Dolci le tue parole

Dolci le tue parole è il debutto italiano di Nancy Richler, trentottenne scrittrice canadese, cugina del più famoso Mordecai, l’autore – cult della Versione di Barney.

Il titolo del libro è il verso tratto dal Cantico dei cantici che le madri ebree recitano ai propri figli quando questi imparano a parlare. E’ una preghiera e un auspicio perché da quelle labbra escano solo, per il resto della vita, parole degne.

E il titolo, in questo libro, contiene tutti gli elementi portanti del romanzo, epico e profondamente intriso di cultura e tradizioni ebraiche: la vicenda narrata è quella di Miriam, ebrea ortodossa nata e cresciuta in uno shtetl tra Ucraina e Bielorussia alla fine dell’Ottocento, divenuta quasi per caso rivoluzionaria antizarista.

Condannata a vita alla reclusione in Siberia, Miriam inizia nel 1912 a scrivere alla figlia, mai conosciuta, affidata a una zia e cresciuta in Canada.

Miriam le racconta la propria storia, la propria nostalgia per il passato, la propria inconsapevolezza di fronte alla Storia, il proprio desiderio di ricucire i pezzi di una storia individuale andata perduta.

Le racconta della povertà e delle superstizioni del villaggio, del suicidio della madre, degli studi talmudici impartiti dalla matrigna, degli incontri tragici e fatali con i rivoluzionari di Kiev.

L’autrice, grazie all’uso della prima persona, tratteggia una sorta di diario intimo. Ma inevitabilmente il piano individuale si sovrappone alla narrazione delle vicende collettive e il libro della Richler si apre alla dimensione del romanzo storico, con la raffigurazione di alcuni dei grandi temi che hanno attraversato il secolo scorso: la rivoluzione, la questione femminile, la questione ebraica.

Sono temi che Richler affronta avvalendosi da un lato dei racconti familiari, tramandati di generazione in generazione dagli ebrei emigrati dall’Europa, dall’altro procedendo attraverso una dettagliatissima ricostruzione storica, derivata da un importante numero di fonti.

Il risultato è un romanzo piacevole, ben scritto e piuttosto ambizioso, che regge bene l’alternanza dei piani temporali, della narrazione del presente interrotta dai ricordi di un passato che appare remoto, proprio come deve apparire alla giovane protagonista rinchiusa in una cella da cui non uscirà mai.

Un romanzo di intrattenimento, che ritrae con tenerezza e partecipazione le vicende di Miriam, narrandone soprattutto la dolorosa esperienza di madre mancata.

Nancy Richler
Dolci le tue parole
Trad. Lidia Perria
Marco Troppa Editore
€ 16,50

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