Le MICI e il ginecologo

Come sappiamo, la MICI è caratterizzata da periodi silenti di relativo benessere ed altri di riacutizzazione dei sintomi enterici. Per quanto riguarda la descrizione della sintomatologia pelvica, dobbiamo distinguere le pazienti ginecologiche dalle ostetriche.

Mici e problematiche ginecologiche

I sintomi più frequenti sono: dolore pelvico, vaginiti con bruciore, perdite, prurito e difficoltà nei rapporti sessuali.
Generalmente le terapie mediche riescono ad allontanare per lunghi periodi l’intervento chirurgico, che è più o meno demolitore, tuttavia anche se raramente possono formarsi degli ascessi (raccolte di pus) che vengono ad interessare gli organi pelvici ed in particolare ovaie, tube ed anche l’utero con conseguenze serie ma curabili sia con la terapia medica che chirurgica. La contraccezione orale, non ha controindicazioni assolute, la pillola non interferisce con i farmaci che normalmente vengono usati per ostacolare il progredire della malattia.
E’ sempre bene ricordare che la diarrea che spesso è il sintomo più importante della MICI può diminuire l’assorbimento del farmaco e quindi può venire meno l’efficacia contraccettiva.

Mici e problematiche ostetriche

Spesso le pazienti colpite da MICI sono affette da sterilità ed infertilità come conseguenza di flogosi pelviche.
La gravidanza, una volta instauratasi, può influenzare sia positivamente (migliorare) sia negativamente (peggiorare) i sintomi della MICI.
Non ci sono rischi di malformazioni strettamente legati alla malattia, tuttavia alcuni farmaci possono creare problemi.
I cortisonici, che spesso sono usati in fase acuta, possono creare difficoltà soprattutto all’inizio con ritardo o blocco dello sviluppo corporeo del feto.
La Salazopirina è da usare con prudenza anche se non sono stati segnalati effetti dannosi.

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