Le analisi del sangue: intervista alla dott.ssa Orazietti

Le analisi chimico-cliniche si eseguono per valutare lo stato di salute in generale e ci permettono anche di scoprire la presenza di malattie particolari. Almeno 500 sono i tipi di analisi di laboratorio che la scienza ha a disposizione per denunciare che cosa non va.

CHE COS’E’ L’EMOCROMO?

L’esame più richiesto è sicuramente il cosiddetto emocromocitometrico mediante il quale è possibile effettuare la conta dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine. Inoltre ci permette di valutare la concentrazione in grammi di emoglobina e di altri parametri come ad esempio il volume corpuscolare medio.

COSA SONO I GLOBULI ROSSI E CHE FUNZIONI HANNO?

I globuli rossi, o eritrociti, hanno il compito di trasportare l’ossigeno ai tessuti, di trasportare dunque l’ossigeno dai polmoni alle cellule di tutto l’organismo. Sono ricchi di emoglobina, la componente che conferisce al sangue il caratteristico colore rosso.

COSA SONO I GLOBULI BIANCHI E CHE FUNZIONI HANNO?

I globuli bianchi, o leucociti, rappresentano il nostro esercito. Come veri e propri soldati sono costantemente schierati a difendere l’organismo dalle aggressioni esterne di virus e batteri. Si suddividono in: linfociti, granulociti neutrofili, granulocitieosinofili, granulociti basofili, monoliti. Attraverso la formula leucocitaria, quindi con una divisione, si possono individuare le infiammazioni, le infezioni e altre malattie.

E LE PIASTRINE? COSA SONO?

Le piastrine sono i più piccoli elementi cellulari del sangue e servono a farlo coagulare. Hanno origine dal midollo osseo e la loro assenza impedirebbe alle ferite di rimarginarsi.

PERCHE’ I DIABETICI DEVONO SOTTOPORSI ALL’ESAME DELLA GLICEMIA?

La glicemia è l’esame principale al quale si devono sottoporre i diabetici perché essa rappresenta il metodo principale di valutazione degli zuccheri. La glicemia è la misurazione di glucosio presente nel sangue e i suoi valori dalla quantità di zucchero immessa nel sangue con gli alimenti e dalla capacità di smaltire questa dose di zuccheri. L’organismo infatti, assume lo zucchero sotto forma di cibo, lo immagazzina e lo utilizza come energia per le cellule nervose, i globuli rossi e i muscoli. Una alterazione dei valori glicemici può far sospettare una ipoglicemia o un diabete mellito. Tuttavia bisogna tener presente che anche stress e traumi psicologici possono portare ad alterazioni dei suddetti valori.

QUALI SONO GLI ESAMI CONSIGLIATI PER VERIFICARE IL BUON FUNZIONAMENTO DEI RENI?

Di solito si consiglia di effettuare un esame della creatinina e dell’azotemia. La prima è una sostanza presente nell’urina e proviene dal metabolismo dei muscoli mentre la seconda misura la concentrazione dell’urea nel sangue. Quando urea e creatinina finiscono per accumularsi nel sangue, significa che il rene non funziona correttamente perché non riesce a smaltirle. Tuttavia una diminuzione dei valori può essere normale nei bambini perché il loro metabolismo è più ridotto e anche nelle donne in stato di gravidanza in quanto in questo stato c’è una maggior ritenzione idrica.

DA CHE COSA SI EVIDENZIA UN FEGATO MAL FUNZIONANTE O AMMALATO?

Per valutare lo stato di salute del fegato viene consigliato, di solito, di effettuare l’esame della bilirubina, diretta o indiretta, e delle transaminasi GOT (o AST) e GPT (o ALT) e dalle Gamma GT. Le transaminasi sono enzimi presenti nel sangue mentre la bilirubina deriva dalla distruzione dei globuli rossi ed è rappresentata dal pigmento giallo che colora la parte liquida del sangue.

SI SENTE PARLARE MOLTO SPESSO DI COLESTEROLO E DI TRIGLICERIDI. PUO’ DESCRIVERE IN BREVE, CHE COSA SONO E A COSA SERVONO?

Il colesterolo è la base chimica per la produzione di alcuni ormoni ed è il “mattone” che serve per la costruzione di tutte le membrane delle cellule. La sua presenza nel sangue è dunque fondamentale. I trigliceridi sono gli altri tipi di grassi del sangue e a differenza dal colesterolo, la loro presenza è dovuta esclusivamente all’assunzione di determinati cibi, in modo particolare formaggi, burro e insaccati vari. I trigliceridi non vengono prodotti dall’organismo e non appena giungono nell’intestino, vengono catturati da particolari proteine e vengono trasportati al fegato a al tessuto adiposo per essere immagazzinati ed essere quindi essere utilizzati dall’organismo in caso di bisogno.

C’E’ UN ALTRO ESAME CHE VIENE COMUNEMENTE CONSIGLIATO DAI MEDICI, VALE A DIRE LA VES. CHE COSA DESCRIVE QUESTO ESAME?

La VES (velocità di sedimentazione dei globuli rossi) è un esame che viene prescritto soprattutto quando la persona è soggetta ad ammalarsi a causa di un abbassamento delle difese naturali o soffre di bronchite, faringite, ottite eccetera, che tendono a ripetersi. è l’esame principale che rivela la presenza di un’infezione o di una infiammazione. Il valore della VES esprime la velocità alla quale i globuli rossi sedimentano, cioè si depositano nel fondo della provetta. Non si tratta tuttavia di un valore molto preciso perché la VES può risultare normale anche se l’infezione è già in atto e risultare elevata anche a guarigione avvenuta. Da tenere anche presente che l’indice di VES tende ad alzarsi con il passare degli anni. Esiste un altro esame che rappresenta l’indice infiammatorio per eccellenza: la proteina C reattiva (PRC). Si tratta di una sostanza che è presente nel sangue delle persone affette da malattie infiammatorie e costituisce pertanto un valore più preciso rispetto alla VES. La PRC aumenta quando ci si ammala e si normalizza dopo la guarigione.

NEL CASO SI PRESENTI LA NECESSITA’ DI UN INTERVENTO CHIRURGICO, QUAL’E’ L’ESAME DA TENERE MAGGIORMENTE IN CONSIDERAZIONE?

In questo caso, è bene tenere presenti tutti gli esami chimico-clinici e in modo particolare i valori PT e PTT. Sono i valori che servono per esaminare la capacità di coagulazione del sangue. Sono definiti come tempo di protrombina (PT) e tempo di tromboplastina parziale (tempo di Qiuck o PPT). Sono valori molto importanti in caso di intervento chirurgico perché esprimono la coagulazione, cioè quel processo finalizzato a bloccare l’emoraggia. Il PT e il PTT valutano l’efficienza delle piastrine e delle proteine della coagulazione nel meccanismo di riparazione e di coagulazione.

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