INCONTINENZA ED ALIMENTAZIONE

Nella persona normale si formano giornalmente 100-200 g di feci, contenenti l’80-85% di acqua; nell’ileostomizzato tale quantità sale a 500-1.000 g al giorno, con un contenuto d’acqua del 90-95%; l’intestino tenue assorbe circa 7 degli 8 litri di liquidi che lo raggiungono durante l’intera giornata (di questi 8 litri solo 2 sono di origine alimentare, il resto è l’ammontare delle secrezioni prodotte nel tubo gastrointestinale); il colon riassorbe circa 1-1,5 litri.Solo 100-200 ml di acqua sono eliminati giornalmente con le feci.

In caso di resezione digiunale non residuano in genere modificazioni importanti, dopo un periodo di adattamento, anche per resezioni maggiori di 1 metro (assorbimento dei nutrienti e secrezione di entero-ormoni).

In caso di resezione ileale, dato che il ruolo principale dell’ileo è quello del riassorbimento degli acidi biliari, della vitamina B12 e delle vitamine liposolubili, può comunque comparire una diarrea acquosa anche per resezioni attorno ai 100 cm (per eccesso di sali biliari, che alterano il riassorbimento di acqua e elettroliti); se la resezione è superiore ai 100 cm, la perdita di sali biliari supera la capacità di sintesi epatica, e si verifica una maldigestione dei lipidi, con conseguente steatorrea e aggravamento della diarrea. In caso di resezione colica può instaurarsi un deficit più o meno marcato dell’assorbimento di acqua, sodio, cloro e bicarbonati.

ALIMENTAZIONE DELLO STOMIZZATO

Nel periodo subito successivo all’intervento sarebbe bene evitare cibi ricchi di scorie perché inducono una maggior formazione di gas ma già a tre settimane si può cominciare ad introdurre gradualmente, uno per volta, i vari cibi. I cibi sconsigliati sono soprattutto asparagi, cipolle, funghi, pesce, uova (specie fritte), insaccati e salumi. Di solito si consiglia di evitare questi alimenti perché provocano cattivo odore e non perché abbiano effetti dannosi sul transito intestinale. Altri cibi che solitamente vengono sconsigliati, perché provocano meteorismo sono, in particolare, aglio, birra, bevande gassate, cavoli e cavolfiori, prugne, pesche, fichi, cachi, frutta secca, leguminose, radici amare, rape, verdura cruda in genere e trippa. Alimenti che possono provocare costipazione, invece, sono: noci, vino rosso, cioccolata, grano, latte bollito, noci e noccioline, sedano, formaggi secchi, uva passa. Il succo di mirtilli inibisce il maleodore e anche il meteorismo così come le spremute filtrate di agrumi, il prezzemolo, gli spinaci lessati e lo yogurt. In generale i cibi che possono causare gas e odori sono: asparagi, fagioli secchi, piselli secchi, mostarda, cavoli, cipolle, bevande gasate, uova, radici, sottaceti, birra, pesce, cetrioli, formaggi stagionati, melone, cibi speziati, cibi grassi.Quando ci si trova in presenza di una ileostomia, sarebbe bene adottare una dieta ipercalorica, ipolipidica perché i grassi aumentano la velocità di transito ma ricca soprattutto di potassio, calcio, fosforo, magnesio, sodio, vitamine; una dieta priva di cellulosa e di pectine che verrebbero eliminate indigerite. Il consumo di frutta e verdura può avvenire in forma di centrifugati, frullati o spremute filtrate. Nei primi mesi si consigliano astringenti come mele e carote. E’ indispensabile bere molto, circa 2 o 3 litri al giorno e sarebbe meglio farlo tra i pasti per non accelerare il transito intestinale. Le bevande consigliate di solito sono acqua, il thé al limone, caffè leggero, spremute di agrumi filtrate, succhi di frutta o verdura centrifugate. Nel caso di colonstomia l’ equilibrio è più facile da raggiungere e, nella maggioranza dei casi, richiede solo qualche settimana. Se un cibo causa problemi, si deve eliminarlo temporaneamente e riprovare dopo qualche giorno o settimana (adattamento nel tempo); Ci sono cibi come la salsa di mele, banane, formaggio, toast, riso bollito, budino di tapioca e lo yogurt che servono ad aumentare la consistenza delle feci, e a ridurre il numero di evacuazioni. In caso di diarrea è necessario aumentare l’introito di potassio. Non esagerare con i cibi troppo zuccherati. Non saltare i pasti perché vi è un aumento di gas se l’intestino è vuoto e se ci sono problemi, è preferibile mangiare piccoli pasti frequenti. Una volta al giorno non dovrebbero mancare il riso, le patate, la pasta in quanto questi alimenti riducono la frequenza delle scariche e riducono l’irritazione peristomale.

In generale:

Un cibo che dà problemi ad una persona può non darne ad altre; quindi non esiste un vero cibo proibito;

si deve cercare di avere una dieta bilanciata (un cibo per gruppo: amidi e zuccheri, grassi, frutta, vegetali e proteine);
si deve mangiare lentamente e masticare bene;
si devono introdurre giornalmente liquidi in quantità sufficiente (almeno otto tazze al giorno);

è consigliabile aggiungere gradualmente nuovi cibi alla dieta, allo scopo di osservare la risposta personale all’alimento;

introdurre fibre nella dieta, ma senza esagerare;

evitare frutta secca e granoturco (specie ileostomie, nella prima fase);

per prevenire occlusioni: non esagerare con granoturco, insalata, fagioli, cavolini, piselli, frutta secca, carne fibrosa, frutta con semi, sedano, cavoli, pomodori, ananas e fagioli;

per prevenire la diarrea: non esagerare con succo di mela, succo di prugna, fagioli, spinaci, cibi speziati, birra, latte, cavoli, broccoli, cioccolato, caffeina.

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