I FARMACI GENERICI

Se ne comincia a parlare e tra breve tutti dovremo farci i conti: medici, malati e case farmaceutiche. Stiamo parlando dei cosiddetti farmaci generici. Si tratta di medicinali identici per composizione a quelli di alcune marche celebri, ma che costano dal 20 al 50 per cento in meno. Dicevamo che presto dovremo fare i conti anche noi consumatori con i farmaci generici. Lo prevede la Finanziaria. La legge, infatti, stabilisce che dal 1° luglio di quest’anno solo il farmaco generico sarà interamente gratuito. Mentre chi volesse comunque il prodotto di marca segnalato dal medico dovrà sborsare la differenza di prezzo. Ora vediamo di capire:

COSA SONO I FARMACI GENERICI?

Sono prodotti farmaceutici privi di protezione brevettale. Possono essere prodotti da qualsiasi impresa autorizzata e vengono messi in commercio senza un marchio specifico, ma sotto la cosiddetta “denominazione comune internazionale”.
Prendiamo ad esempio una specialità che tutti noi conosciamo: l’Aspirina. Il nome Aspirina è il marchio registrato dalla casa produttrice, ma il principio attivo corrispondente a questa specialità medicinale è l’acido acetilsalicilico.

PERCHE’ COSTANO MENO?

Ogni farmaco ha la sua storia. Quando nei laboratori si scopre una nuova molecola, questa viene sperimentata prima sugli animali e poi sull’uomo. Quando la sperimentazione dimostra che è efficace, la molecola viene brevettata dall’industria che ha finanziato la ricerca. Dopo vent’anni, quando scade il brevetto, tutte le aziende autorizzate possono produrre quella molecola. A questo punto il prezzo scende perché tutti i costi di ricerca sono stati ammortizzati.

SONO EFFICACI?

I procedimenti adottati per la produzione e il controllo di qualità dei farmaci generici devono rispettare tutti i principi delle cosiddette norme di buona fabbricazione. Per cui il farmaco generico è un prodotto con gli stessi standard di qualità farmacologia e farmaceutica della corrispondente specialità.

COSA SONO PER LEGGE?

Per la legge il farmaco generico è un medicinale a base di uno o più principi attivi, prodotto industrialmente e non protetto da brevetto. E’ identificato dalla denominazione del principio attivo o, in mancanza di questa, dalla denominazione scientifica del medicinale. Deve essere “bioequivalente” (deve cioè avere lo stesso effetto del medicinale originario). Rispetto a una specialità medicinale già autorizzata, deve avere la stessa composizione qualitativa e quantitativa dei principi attivi, la stessa forma farmaceutica e le stesse indicazioni terapeutiche.

QUANTO DOVREBBERO COSTARE?

Per ottenere la rimborsabilità dal Servizio Sanitario Nazionale, il farmaco generico deve costare almeno il 20 per cento in meno della corrispondente specialità medicinale che ha goduto della tutela brevettale.

Attenzione alla prescrizione, Sarà il medico che dovrà informarci per non farci pagare la differenza.

Per incentivare la prescrizione dei più economici medicinali generici e porre così un freno all’aumento della spesa farmaceutica, la Finanziaria introduce dal 1° luglio il meccanismo del prezzo di rimborso per le specialità medicinali con il brevetto scaduto. Il sistema è questo: per ogni tipo di medicinale lo Stato fissa un “prezzo di rimborso” corrispondente al prezzo medio “ponderato” di tutte le specialità con stesso principio attivo, forma farmaceutica e via di somministrazione.
I farmaci con prezzo uguale o inferiore al prezzo di rimborso (tra i quali rientreranno tutti i generici) saranno totalmente gratuiti; chi sceglierà un prodotto con prezzo superiore a quello di rimborso pagherà di tasca propria la differenza. Il medico dovrà comunque sempre informare l’assistito circa l’esistenza di un prodotto integralmente rimborsato.

fonte: giornalino "AMICI MARCHE"

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